
La carenza di posti letto a Milano e in provincia di Sondrio e i costi dei pernottamenti alle stelle stanno rilanciando soluzioni “alternative” come caravan, camper e motor home
MILANO – La prima prenotazione è arrivata dagli Stati Uniti, da una coppia di medici di San Francisco che arriverà in Italia per seguire la gara di snowboard cross della figlia durante le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Una società di catering in trasferta in Lombardia per gli eventi legati ai Giochi ha chiesto invece la disponibilità di 40 posti letto per i propri dipendenti dal 25 gennaio al 24 febbraio, con l’obiettivo di prolungare il periodo durante la Paralimpiadi.
La carenza di posti letto a Milano e in provincia di Sondrio e i costi dei pernottamenti alle stelle (come raccontato dal Giorno), stanno rilanciando soluzioni “alternative” come caravan, camper e motor home messe a disposizione da concessionari o direttamente dai costruttori in campeggi attrezzati come il “Città di Milano“ a 4 stelle, a tre chilometri dallo stadio San Siro. Una soluzione non economica, perché la spesa media si aggira sulle 150 euro a persona a notte tutto incluso nel periodo dei Giochi, ma che sta registrando un aumento della domanda su piattaforme come Airbnb da parte di turisti, appassionati di sport o aziende fornitrici dei servizi che ruotano attorno ai Giochi che devono trovare una sistemazione per dipendenti in trasferta da altre zone d’Italia o della Lombardia. L’idea del Pop Up Village è nata circa un anno fa, e ha preso forma attraverso accordi e convenzioni con i Comuni nei territori della Lombardia e del Veneto dove si svolgeranno i Giochi 2026.
“Le normali strutture ricettive presenti nelle località che ospiteranno le gare olimpiche non sono sufficienti per coprire l’intero fabbisogno – spiega Antonio DeCaro, tra i promotori – il problema della mancanza di posti letto viene vissuto soprattutto dalle tante aziende che dovranno mandare in loco i loro lavoratori, anche con molto tempo di anticipo”. Nel Nord Italia, attualmente, sono disponibili circa 500 mezzi, con una disponibilità di circa duemila posti letto a notte. DeCaro spiega che “al momento solo Bormio e Cortina non ci hanno offerto una soluzione”, con intese sugli spazi per il village. “Dovrebbe essere di interesse per gli stessi Comuni – conclude DeCaro – la possibilità di avere queste presenze, in quanto si tratta di clienti business, lavoratori e di segmento medio alto”.