
La sindaca di Gorgonzola Ilaria Scaccabarozzi consegna al cardinale Pizzaballa la lettera appello dei sindaci italiani per Gaza
Dalla Martesana a Gerusalemme, l’appello dei sindaci per Gaza, partito da Gorgonzola e dall’area rivierasca e già sottoscritto da centinaia di sindaci italiani, consegnato dalla sindaca Ilaria Scaccabarozzi al Patriarca Pierbattista Pizzaballa. La consegna della lettera, che sta ancora oggi girando i Comuni d’Italia, chiede lo sblocco degli aiuti umanitari e il sostegno alla popolazione e si conclude con un drammatico: "Fermiamo la barbarie: non c’è più tempo", è avvenuto durante un viaggio in Terrasanta che la sindaca ha compiuto insieme al parroco don Paolo Zago la scorsa settimana. La delegazione è stata ospite delle suore dell’Horto Conclusus a Betlemme e a Gerusalemme del convento delle suore maronite.
La consegna della lettera dei sindaci italiani a Pizzaballa è avvenuta brevi manu, nella sede del Patriarcato. Al cardinale anche un dono più leggero e personale: una maglietta commemorativa della Sagra del Gorgonzola, che quest’anno compie 25 anni. L’iniziativa della lettera appello "Adesso basta!" era stata presa in luglio da un gruppo di sindaci della Martesana e dell’area metropolitana. I destinatari la presidente del Consiglio, il ministro per gli Affari esteri e poche altre istituzioni. "A Gaza – così il testo – è in corso un genocidio sotto gli occhi del mondo. Alle vittime quotidiane degli attacchi militari si aggiungono ormai quotidianamente morti per la fame, molti dei quali bambini, vittime di una carestia voluta e imposta. Tutto ciò non è più guerra ma punizione collettiva. Si affama una popolazione intera per piegarla con la fame. Non possiamo tacere. Non possiamo continuare a guardare senza agire. Il silenzio, in questo caso, è complicità". Al Governo italiano, alcune richieste precise: "Che eserciti ogni pressione politica e diplomatica sul Governo di Israele per sbloccare immediatamente l’accesso agli aiuti alimentari. Che tali aiuti vengano gestiti solo ed esclusivamente dalle Agenzie dell’Onu, le uniche con legittimità e imparzialità e non più la Gaza Humanitarian Foundation. E che l’Italia si faccia promotrice attiva di un ‘cessate il fuoco’ e di una soluzione politica che ponga fine all’occupazione e alla distruzione". M.A.