REDAZIONE MILANO

Alpinista precipita dal Monte Bianco. Da giugno cento vittime in quota

Non si ferma il tragico trend di incidenti mortali sulle montagne italiane nell’estate nera del 2025. Incidenti con cadenza quasi...

Non si ferma il tragico trend di incidenti mortali sulle montagne italiane nell’estate nera del 2025. Incidenti con cadenza quasi...

Non si ferma il tragico trend di incidenti mortali sulle montagne italiane nell’estate nera del 2025. Incidenti con cadenza quasi...

Non si ferma il tragico trend di incidenti mortali sulle montagne italiane nell’estate nera del 2025. Incidenti con cadenza quasi quotidiana che vanno ad ingrossare un bilancio che già a luglio aveva numeri drammatici. Ad agosto la situazione non è mutata e si viaggia ora verso quota 100 morti. L’ultimo episodio è di ieri, sul massiccio del Monte Bianco, dove un alpinista è morto dopo una caduta. L’incidente è avvenuto sulla cresta del Brouillard, a 4.030 metri di quota. La vittima è Davide Migliorino (nella foto), prof di 36 anni, brianzolo di origini ma residente a Treviglio (Bergamo). Insieme a due compagni procedeva slegato sulla cresta: in un passaggio si è attaccato a una roccia che ha ceduto ed è precipitato.

In Lombardia il bilancio dell’anno è pesantissimo, con oltre quaranta morti da inizio anno, e anche il weekend di Ferragosto è stato funestato da gravi incidenti: Francesca Testa, 30 anni, di Berzo Inferiore (Brescia), è morta giovedì in Valcamonica dopo essere precipitata per duecento metri in un dirupo sul monte Aviolo. Poche ore dopo a perdere la vita il bresciano Paolo Dassa, 61 anni di Nave, ritrovato senza vita ai piedi di un dirupo presso il Passo del Barbacan, in Valtellina. Sempre il 14 agosto due alpinisti, un uomo e una donna, hanno perso la vita sul Castore, nel massiccio del Monte Rosa: sono precipitati dalla cresta. L’11 agosto nuova tragedia in Alto Adige, dove a morire sono stati padre e figlio dopo essere caduti da un tratto esposto di un sentiero a Moso in Passiria.

Su quanto sta avvenendo lancia un allarme il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino: "Il turismo montano, da 4-5 anni – sottolinea Simone Alessandrini del Soccorso Alpino – ha registrato un forte aumento, ma non tutti fanno corsi preparatori, e i non iscritti al Club Alpino Italiano sono quasi il 90%. Le montagne sono quindi affollate da persone che non sono attrezzate per questo tipo di turismo".

Federico Magni