
Vanzago, iI 59enne, con problemi di tossicodipendenza, si era scagliato anche contro il primogenito di 30 anni. A quel punto il giovane ha colpito il genitore con due fendenti: avrebbe agito per legittima difesa.
È stato denunciato per lesioni gravi il 20enne, italiano, che martedì pomeriggio a Vanzago ha accoltellato il papà dopo che quest’ultimo aveva aggredito la moglie di 58 anni e il figlio primogenito di 30 anni. Il giovane non è stato arrestato ma denunciato a piede libero perché dalla prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Legnano, coordinati dal pm di turno Alessandro Gobbis, sembra che abbia agito per legittima difesa. Il fatto è successo pochi minuti prima delle 18 all’interno della loro abitazione in via Lorenzo Perosi al civico 26 nella frazione di Mantegazza. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Legnano l’uomo, 59 anni, titolare di un’agenzia di buttafuori con problemi di tossicodipendenza e con qualche precedente, durante una lite accesa avrebbe alzato le mani sulla moglie. Tutto è successo sotto gli occhi dei figli. Inizialmente è intervenuto il primogenito per cercare di riportare la calma e allontanare il padre dalla mamma. Ma è stato colpito anche lui. A quel punto il fratello 20enne, infuriato, ha preso un coltello e ha inferto due fendenti al genitore, uno alla schiena e uno al torace. Poi lo avrebbe colpito anche con un pugno in testa.
Il dramma familiare si è consumato in pochi minuti, poi la telefonata al 112. Sul posto sono intervenuti un’ambulanza e l’elisoccorso, i carabinieri, l’uomo è stato trasportato all’ospedale di Legnano in codice rosso, ma nelle ore successive le sue condizioni sono migliorate, il fendente non ha raggiunto organi vitali ed ora è fuori pericolo. La mamma che aveva escoriazioni e contusioni in diverse parti del corpo è stata medicata al pronto soccorso di Rho. In serata è stata dimessa, verrà sentita nei prossimi giorni dagli inquirenti. Il 20enne è stato trasferito nella caserma di Legnano, ha ricostruito la dinamica della drammatica vicenda famigliare, confermata anche dal fratello.
Alla luce di quello che è emerso gli inquirenti hanno ritenuto di non fermarlo ma solo di denunciarlo a piede libero. Il 59enne qualche settimana fa era stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio per problemi di tossicodipendenza. I vicini di casa hanno raccontato che spesso sentivano le urla provenire dalla loro abitazione ma gli inquirenti riferiscono che non sono mai stati denunciati episodi di violenza all’interno della famiglia.