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Langosteria di Enrico Buonocore, l’impero ittico internazionale che seduce le stelle della cucina

L’imprenditore campano ha costruito una catena di ristoranti che da Milano si estende fino a Parigi e St. Moritz, conquistando anche i palati più esigenti

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Enrico Buonocore aveva appena 31 anni quando nel 2007 aprì la ‘casa madre’ di Langosteria in via Savona a Milano, dando vita a quello che sarebbe diventato un fenomeno della ristorazione italiana. Langosteria, quattro locali a Milano, uno a Paraggi, uno a St Moritz, uno da record a Parigi, altri in arrivo, un fatturato da 62 milioni, rappresenta oggi una delle insegne più importanti del luxury dining europeo.

Lo chef stellato Andrea Berton, per mangiare pesce, sceglie proprio Langosteria: “Qui si sta molto bene, sia il servizio che l’ambiente è piacevole e sempre curato per non parlare della materia prima freschissima”. L’entusiasmo è condiviso da Gail Simmons, che ha definito Langosteria come il luogo di “uno dei pasti migliori e più memorabili che abbia mai mangiato da molto tempo”. Il segreto del suo successo è semplice: “Il mio background è nel business: non sono uno Chef, e facendo questo lavoro penso come un cliente”, spiega Buonocore.

I quattro locali milanesi del gruppo – l’originale Langosteria, Langosteria Cucina, Langosteria Bistrot e Langosteria Café – offrono un’esperienza che Simmons descrive come “affollata e chiassosa. Ci sono tovaglie bianche, ma non è affatto pretenziosa. Non sembrava un cibo elaborato. Era davvero delizioso”, aggiungendo che ognuno è “un po’ stravagante”.