PAOLA ARENSI
Cronaca

Trivella caduta a Lodi. L’assessore: “Tirarla su è un lavoro complesso, ma presto i lavori ripartiranno”

Lo assicura Luca Scotti, delegato ai Lavori pubblici: “Il cantiere del sottopassaggio ripartirà domani. Intanto dobbiamo capire come spostare il pesante manufatto”

Il danno alla tettoia provocato dalla caduta della trivella
Il danno alla tettoia provocato dalla caduta della trivella

Lodi, 29 agosto 2023 – I lavori al cantiere del sottopassaggio di Lodi dovrebbero riprendere domani. Mentre si sta cercando di fare chiarezza su tutti gli aspetti tecnici dell’adagiamento al suolo di una trivella “che non è stato un vero e proprio crollo” come ribadisce il Comune, l’assessore Luca Scotti dà una spiegazione delle procedure in corso nel momento dell’incidente e di come si sta ragionando per rimediare e far ripartire l’opera.

"Si è ribaltata la trivella a elica infilata nel terreno per realizzare i pali per sorreggere l'area dei magazzini verso viale Pavia. Realizziamo una struttura in cemento armato fatta con pali. Si fa un buco da 16 metri di profondità e quando la trivella arriva in fondo, viene estratta ed esce la terra. Rimane il buco e all’interno, viene colato cemento. Fino al livello del piano di campagna. Quando il buco è pieno, i tecnici prendono una gabbia metallica e dall'alto, la infilano all’interno. Quando gli addetti hanno fatto il quarto foro, la pompa si è bloccata e il cemento ha debordato, impedendo di vedere dove infilare la gabbia”.

Secondo una prima ricostruzione “l’arganello ha posizionato la gabbia che, con le barre di armatura, si è impuntata sul terreno. Quindi il macchinario era a sbalzo col cavo, si è cercato di sollevare, ma il peso fuori dall'asse ha fatto adagiare la trivella”.

“Non si è ferito nessuno e non c’era nessuna bicicletta, sotto la tettoia protettiva per cicli rimasta danneggiata, proprio perché, per questioni di sicurezza, l’area è segregata –  precisa l’assessore Scotti – . C’e però il problema di rimettere in piedi la trivella presto. La ditta che le usa è esperta e servivano macchine forti. Si è pensato, con l’arrivo di tre autogru, di tirare in piedi un pezzo per volta, ma il carico era importante e asimmetrico. Per non fare danni, è stata quindi chiamata la ditta che produce il macchinario. Stavano valutando se smontarne i pezzi per ridurre il peso. Dato che sono 3 aste da 6 metri. La macchina però non ha occhielli per infilare la catena e tirarla su, è un lavoro complesso” conclude.