Codogno (Lodi), 12 marzo 2024 – “Va bene monitorare l’andamento dei cantieri, ma noi vogliamo vengano tutelati gli interessi dei pendolari”. Patrizia Baffi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia a Codogno, interviene sul raddoppio della tratta ferroviaria Codogno-Piadena. Lei stessa ha presentato al Consiglio regionale una mozione specifica. Sarà un intervento da un miliardo e 68 milioni di euro.
Le tratte
Per il lotto tra Codogno e Cavatigozzi (della lunghezza di 22 chilometri e 700 metri) dovrebbero essere impiegati circa 4 anni e mezzo di lavori, con l'attività che potrà decollare solo dopo l'attivazione del raddoppio della tratta Cremona- Villetta Malagnino.
La tratta che riguarderà la Bassa Lodigiana (Codogno e Maleo) e il cremonese, prevede invece il raddoppio in stretto affiancamento, da eseguirsi in interruzione prolungata delle corse dei treni.
I lavori saranno eseguiti dal 2026, appunto, in due lotti, una tra Codogno e Cavatigozzi, e l'altra tra Cremona e Piadena. Sarà necessaria l'occupazione definitiva e temporanea di circa 280 mila metri quadrati solo tra Codogno, San Fiorano e Maleo e per quanto riguarda il primo lotto, saranno eliminati quattordici fabbricati di cui, uno, nel Basso Lodigiano. Si trova in zona Fornace, vicino ai binari.
Il motivo della mozione
La mozione è chiara, intende tutelare chi utilizza i treni quotidianamente: “Chiediamo che Regione Lombardia metta in campo azioni concrete affinché si limitino i disagi dovuti al cantiere per il raddoppio della tratta ferroviaria Codogno-Cremona-Mantova”.
"E che lo si faccia attraverso il monitoraggio, in collaborazione con le agenzie di trasporto pubblico locale competenti, dei flussi di passeggeri. Tutto al fine di garantire, ai pendolari, tempistiche idonee per i trasbordi ferro/gomma e gomma ferro” spiega Baffi.
“Si tratta di una mozione condivisa con i colleghi di Fratelli d’Italia dei territori interessati dai lavori, che impongono particolare attenzione rispetto ai disagi per pendolari e studenti, alla luce di tempistiche che prevedono il termine dei lavori nel territorio codognese entro il 2029/2030. Se da una parte è importante monitorare il procedere dei cantieri, per un’opera strategica per il nostro territorio, contemporaneamente è fondamentale pensare in modo efficace ad una pianificazione della mobilità” conclude.