
La stazione di Codogno è al centro di un intervento di ristrutturazione
Codogno (Lodi), 5 aprile 2025 – I pendolari che vivono la stazione di Codogno si dicono “esasperati per il degrado e gli eterni lavori di riqualificazione sotto gli occhi quotidianamente da tempo”. La descrizione della loro “giornata tipo”, arriva dopo l’ennesimo atto vandalico che ha deturpato lo scalo ferroviario. Rete ferroviaria italiana sta infatti lavorando per renderlo moderno e con standard competitivi, simili a quelli delle più grandi stazioni europee. Si tratta infatti di uno snodo ferroviario strategico. Ma i vandali insistono nel distruggere quanto fatto.
L’ultimo atto vandalico nella notte tra mercoledì e giovedì 2 e 3 aprile 2025, è infatti finito di nuovo nel mirino il sottopassaggio che collega in sicurezza i marciapiedi dello scalo e consente la connessione urbana tra le due zone della città separate dalla ferrovia. Questa volta i writers hanno ricoperto le pareti con vernice a spruzzo e scritte rosse su tinte bianche e azzurre. La frase dice “Hai il permesso di sbagliare”. Il manufatto, da poco realizzato e dipinto, è stato inaugurato il 12 settembre 2024. L’intervento faceva parte del completamento del quinto binario, “sfondato” sul lato sud, per creare un passaggio tra il quartiere San Biagio e la stazione. La prima metà era stata aperta settembre, anticipando l'inizio dell'anno scolastico, cioè la parte urbana verso viale Trivulzio. Però, per concludere i lavori, con l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'installazione degli ascensori, sono serviti mesi in più.

Filippo Falco, referente di Codogno del Comitato pendolari viaggiatori Sud Milano e Lodigiano, quindi si sfoga. “La vita di un pendolare, che però non si merita tutto questo e paga per un servizio simile, non è assolutamente monotona: a renderla frizzantina ogni giorno sono gli imprevisti legati ai ritardi, alle soppressioni, ma anche le sorprese artistico-filosofiche che si possono trovare arrivando negli scali. Come nella stazione di Codogno, eternamente interessata da lavori di adeguamento alla sicurezza, abbattimento delle barriere e restyling”. E ancora:”Tu arrivi serenamente, in una bella mattina di primavera, per prendere il tuo 9.53, in ritardo di 10 minuti, come spesso accade e accedi dalla nuova entrata del sottopasso aperto su Viale Trivulzio. Vedi gli operai che stanno lavorando alla struttura, per collocare il primo degli ascensori previsti, scendi le scale nuove al limite della pulizia, con la gamba sinistra fuori uso e pensi agli ascensori che forse riuscirai ad usare per i tuoi 60 anni e, proprio di fronte, ti appare la filosofia allo stato puro, donata a tutte e tutti tramite tecniche artistiche contemporanee: bombolette di vernice sui muri” descrive con amareggiata ironia.

“Sorvolando sul fatto che i lavori alla stazione di Codogno sembrano essere eterni – osserva Filippo Falco, referente locale dei pendolari per il Comitato – va detto che, al giorno d'oggi, ovunque ci siano le condizioni, esistono seri problemi di degrado e sicurezza: un luogo pubblico totalmente aperto, lasciato a sé stesso a tutte le ore del giorno, con alcune parti nuove di zecca e con zone riparate da vento e pioggia, non può non essere un posto privilegiato in grado di attirare persone in cerca di spazi per bivaccare, per bere, per ascoltare musica condivisa ad alto volume, con casse che si portano nello zaino e writers. E il degrado non può che chiamare degrado. E, a stretto giro, il degrado non può che generare la mancanza di sicurezza”. Poi insiste: ”Quindi i problemi sono seri, molto seri: lavori eterni per riqualificare una stazione usata quotidianamente da migliaia di pendolari, che arrivano anche dai paesi che ruotano intorno a Codogno, con l'eterno rimbalzo di responsabilità relative ai ritardi tra i soggetti interessati. E mancanza assoluta di vigilanza all'interno e all'esterno della stazione che possa, non dico non permettere, ma almeno scoraggiare atti vandalici e comportamenti inadeguati” incalza.
Rimostranze anche sull'uscita verso viale Trivulzio: ”Sottopasso aperto, grande utilità per viaggiatori e pendolari, ma mancanza assoluta di vigilanza e di sicurezza: meno di cento metri di percorso pedonale, che terminano di fronte ad un muro, realizzato a novembre scorso con vernice bianca e già in parte cancellato e il resto di viale Trivulzio senza spazi pedonali o marciapiedi per viaggiatori e pendolari- aggiunge il pendolare-. Biciclette legate ovunque, per mancanza di parcheggi appositi. Macchine parcheggiate nonostante i divieti della segnaletica verticale”. Parlando ancora delle are di sosta, il portavoce chiarisce:” L'enorme parcheggio della Fiera, sempre vuoto, potrebbe essere utile anche ai pendolari, se solo fosse collegato a viale Trivulzio da un agevole e breve percorso pedonale”.

”Le risposte alle criticità poste le conosciamo già. A lavori finiti sarà realizzato tutto: ascensori, telecamere per la sicurezza, forze dell'ordine con passaggi regolari, parcheggi per biciclette e bus, percorsi pedonali. Lavori e messa in sicurezza della stazione sono competenza di Rfi, lo sappiamo, ma chiediamo al Comune di vigilare e sollecitare la fine degli interventi al più presto, l'installazione di telecamere e, da subito, pattuglie di Polizia Locale, come accade per qualche ora del giorno a Lodi e Casalpusterlengo. Anche per un punto Polfer a Codogno, tramite la Prefettura, sembrano esserci gli spazi a fine lavori”. L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha più volte sollecitato l’avanzata dei lavori e fatto presente, agli organi competenti, queste richieste, ottenendo passaggi più frequenti delle forze dell’ordine. Ha anche richiesto il ritorno del posto di polizia in stazione, che era stato spostato a Lodi con la nascita della Provincia, ma al momento, per questo si sta attendendo ancora.
Il sindaco Francesco Passerini replica così al comitato:"L'attività di sorveglianza della stazione è in corso da diverso tempo con la polizia locale e non solo, cioè in coordinamento con le altre forze dell'ordine, davanti alla stazione. Per questioni di competenza, ovviamente. Perché altrimenti c'è la Polfer. Agiamo anche nell'area di via Mochi, per problemi di bivacco e utilizzo di sostanze e all'esterno, in piazzale Polenghi Lombardo, via Cadorna e nel retro". Inoltre, “garantisco che il collegamento pedonale avrà presto un ponticello che attraversa il parcheggio delle ex fabbrica del vetro al parcheggio della fiera. Era una cosa già prevista nei nostri lavori, per avere doppio utilizzo, sia da parte di residenti e pendolari, che in occasione della fiera e dell'arrivo dei visitatori". Intanto c'è "un accordo di massima con l'associazione carabinieri che, dal palazzetto di viale Resistenza, dove hanno la sede, si sposteranno presto in stazione. Quindi, oltre alle telecamere, avremo anche la loro presenza. Infine ribadisco che siamo i primi a sentire più volte la dirigenza di Rfi per lavori che hanno già visto 7 anni di intervento e speriamo si concludono quanto prima”.