PAOLA ARENSI
Cronaca

San Colombano, ufficio chiuso da 7 mesi ma Poste Italiane assicura: “Riapre a settembre con servizi potenziati”

La risposta dopo che i cittadini hanno promosso una class action contro il disservizio. Nell’ottobre 2023 il furto con esplosivo al Postamat

Per far esplodere e svuotare il Postamat i ladri hanno distrutto l'intero ufficio postale

Per far esplodere e svuotare il Postamat i ladri hanno distrutto l'intero ufficio postale

San Colombano al Lambro (Milano), 9 maggio 2024 - Dopo 7 mesi di chiusura dell’ufficio postale e la richiesta di risarcimento da parte dei cittadini, Poste italiane assicura: “I lavori stanno per iniziare e riapriremo a settembre 2024 con servizi potenziati”. A

rriva la risposta dell’azienda dopo la class action di un gruppo di cittadini di San Colombano al Lambro. Tra loro ci sono anche anziani e disabili che, in posta, ritirano la propria pensione e vorrebbero poterlo fare poco alla volta, per essere sicuri di non subire furti. Ma oggi, che qualcuno deve accompagnarli in altri uffici postali per prelevare, questo gli è impossibile. Dal 14 ottobre scorso, infatti, dopo che i soliti ignoti, per svuotare il Postamat, hanno distrutto vetrina e ufficio con l’esplosivo, il servizio non è disponibile.

La richiesta risarcitoria a Poste Italiane, di un euro al giorno per ciascun cittadino, moltiplicato per tutti i giorni in cui il servizio è stato negato, al 2 maggio 2024 ammontava a 211 euro a cittadino. Per un risarcimento complessivo pari a 1.548.529 euro per 7.339 abitanti. Ora Poste italiane dice: ”Ci scusiamo con i cittadini per l’attesa della partenza lavori dovuta all’iter di progettazione del cantiere inizialmente previsto nel 2025 che, Poste Italiane, d’intesa con l’Amministrazione, ha deciso di anticipare, nell’ottica di ridurre i disagi legati alla doppia chiusura”.

Poi annuncia la svolta: ”Entro la fine di maggio è previsto l’inizio dei lavori di ristrutturazione, che consentiranno di restituire la sede alla comunità entro il mese di settembre. L’ufficio, inagibile, sarà interessato da lavori non solo di ristrutturazione, ma di riqualificazione, secondo quanto previsto dal progetto Polis. Iniziativa che prevede la trasformazione della sede nella “Casa dei servizi Digitali” abilitata all’erogazione dei servizi della Pubblica Amministrazione”.

E il dettaglio: ”Alla riapertura, quindi, oltre ai consueti servizi postali, finanziari, assicurativi, di telefonia ed energia, sarà possibile richiedere i certificati previdenziali, giudiziari, anagrafici e di stato civile e a breve anche il rilascio di passaporti, carte di identità elettroniche etc. Il tutto all’interno di un ambiente che avrà nuovi arredi, postazioni ergonomiche, illuminazione a led” conclude Poste.