
I due arresti degli uomini della questura di Lodi sono scattati nel corso dell’ultimo fine settimana
Lodi, 24 giugno 2025 – È stato localizzato e arrestato a Lodi, mentre usciva da un bar nella città bassa, un
ricercato internazion ale destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità romene.L’uomo, un romeno di 28 anni, senza fissa dimora in Italia, è stato individuato grazie all’intuito investigativo di un operatore della Squadra Mobile della Questura di Lodi, impegnata da settimane in un’attività di indagine mirata.
Le indagini
La vicenda ha avuto origine da una segnalazione delle autorità romene, che avevano informato le forze di polizia italiane della probabile presenza sul territorio lodigiano di alcuni soggetti ricercati per reati commessi in patria.
Da quel momento, gli agenti della Mobile hanno avviato un’attività info-investigativa approfondita, accompagnata da servizi di osservazione. Il primo risultato è arrivato lo scorso 4 giugno, quando uno dei soggetti segnalati era stato rintracciato in una cascina lodigiana e tratto in arresto.
Il riconoscimento
Nei giorni successivi l’attenzione è rimasta alta e nel fine settimana appena trascorso è arrivato il secondo arresto: un altro ricercato è stato notato in centro città da un operatore in borghese, che lo ha riconosciuto mentre usciva da un locale. L’uomo è stato fermato, identificato e portato negli uffici di piazza Castello.
Colpito da un mandato d’arresto europeo (Mae), è accusato in Romania di reati gravi come turbativa dell’ordine pubblico, lesioni personali aggravate e violenza. Terminate le procedure di rito, il 28enne è stato associato alla Casa Circondariale di Lodi, dove resta a disposizione dell’autorità giudiziaria italiana, che dovrà valutare le richieste di estradizione da parte della Romania.
L’italiano
Sempre nell’ultimo fine settimana, la Squadra Mobile ha eseguito un altro arresto, stavolta a carico di un italiano. L’uomo, 46 anni, residente a Sant’Angelo Lodigiano, è stato bloccato dagli agenti al rientro nella sua abitazione.
Su di lui pendeva un ordine di carcerazione per cumulo di pena, emesso in seguito a condanne per reati di ricettazione e violazioni tributarie, commessi tra il 2015 e il 2019 in Piemonte. Dovrà scontare una pena residua superiore a tre anni di reclusione. Anche in questo caso, dopo le formalità previste, l’uomo è stato trasferito in carcere a Lodi.