PAOLA ARENSI
Cronaca

Codogno, sta meglio la 15enne colpita da meningite batterica

Ricoverata al Buzzi di Milano, dopo alcuni giorni di paura e cure intensive, le sue condizioni sarebbero migliorate. Profilassi per amici e familiari. L’allarme era scattato dopo febbre e sintomi sospetti

Un reparto ospedaliero

Un reparto ospedaliero

Codogno (Lodi) – Una ragazza di 15 anni, studentessa al primo anno del liceo Novello di Codogno, sarebbe stata colpita da una grave forma di meningite da meningococco ed è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale Buzzi di Milano. La meningite da meningococco è una malattia batterica grave che colpisce le membrane che rivestono cervello e midollo spinale. Può progredire rapidamente e necessita di un intervento tempestivo.

L’Asst di Lodi ha segnalato il caso allo Smi, l’organismo regionale che coordina la sorveglianza delle malattie infettive, attivando i protocolli previsti. Contro il meningococco è disponibile una vaccinazione consigliata nei primi anni di vita, ma non obbligatoria. Protegge da diversi sierogruppi, anche se non da tutti. Fortunatamente, dopo alcuni giorni di paura e cure intensive, le condizioni della giovane sarebbero migliorate: ora è stabile e ricoverata nella Pediatria del nosocomio milanese, in attesa della dimissione.

Tutto sarebbe iniziato nei giorni scorsi, quando la giovane avrebbe iniziato ad accusare febbre e sintomi sospetti. Il medico di famiglia, insospettito, avrebbe consigliato un accesso al Pronto soccorso di Codogno. Da qui, vista la situazione, la ragazza è stata trasferita in Pediatria a Lodi. In un primo momento le sue condizioni apparivano buone, ma in serata ha iniziato a peggiorare: sonnolenza, comparsa di petecchie cutanee e stato di coscienza alterato. Confermato il sospetto clinico, è stato attivato il trasferimento urgente alla Rianimazione pediatrica del Buzzi, effettuato da un’equipe specializzata dell’Asst di Lodi con tutti i dispositivi di protezione previsti per casi infettivi. Sarebbero così stati sottoposti a profilassi antibiotica 33 compagni di scuola e amici, oltre ai familiari e al personale sanitario venuto a contatto con lei. La preside Valentina Gambarini, contattata ieri, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.