Lodi – Lavoro non regolare nel mirino dei carabinieri del comando provinciale di Lodi che, nei giorni scorsi, hanno effettuato un controllo a tappeto in diverse aziende operanti sul territorio per stanare chi non rispetta le norme sulla sicurezza ma soprattutto paga in “nero“ i lavoratori. Nello specifico, sono stati i carabinieri del Nucleo Tutela Lavoro di Lodi e della stazione di Lodi ad effettuare i blitz ispettivi nei cantieri edili che, nella fattispecie, erano impegnati nella realizzazione di opere di ristrutturazione rientranti nel cosiddetto “Bonus 110%”. I controlli, effettuati in coordinamento con la Prefettura del capoluogo, rientrano nella più vasta campagna denominata "110 in sicurezza 2023", promossa e coordinata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
I militari dell‘Arma hanno controllato due cantieri edili, entrambi operanti in città, e in tutte e due le aziende sono stati pizzicati lavoratori in nero. In particolare due addetti su cinque in un’azienda ed un lavoratore su due nell’altra erano completamente sconosciuti agli enti previdenziali ed assistenziali e quindi erano impiegati senza che gli venisse garantita la minima tutela per la salute e la sicurezza. In entrambe le aziende i carabinieri hanno contestato violazioni alle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro essendo emerse diverse inadempienze sia nell’utilizzo dei previsti e obbligatori dispositivi di protezione individuale che nella formazione alla sicurezza dei lavoratori. Sulle due aziende, per le gravi violazioni, è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Per le imprese, sono fioccate multe pesantissime: sono infatti state elevate ammende e sanzioni amministrative per oltre 35 mila euro.
Proprio nella mattinata di ieri in Prefettura si è tenuta una riunione dell’Osservatorio in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, presieduta dal prefetto, Enrico Roccatagliata alla presenza dei vertici locali di Questura, Arma dei Carabinieri e Finanza, del direttore dell’Inail di Lodi e dei rappresentanti di Ats, Inps e ispettorato del lavoro, Ufficio Scolastico Territoriale e delle organizzazioni sindacali. All’ordine del giorno c’erano gli esiti delle verifiche congiunte condotte nel primo semestre nei settori dell’edilizia, della logistica e del manifatturiero. Una rilevante percentuale delle aziende controllate sono risultate irregolari e sono state quasi sempre riscontrate violazioni, anche gravi, delle norme sul lavoro..