
Livraga, il sito Dhl per la distribuzione dei farmaci in tutta Italia diventa il più innovativo d’Europa. Il presidente: "Ci siamo specializzati per fornire quanto richiesto da ospedali, grossisti e farmacie".
"Siamo finalmente diventati un’azienda di persone - spiega Antonio Lombardo, presidente e amministratore delegato DHL Supply Chain Italy –. Capaci di specializzarsi per fornire quanto richiesto da ospedali, grossisti e farmacie". L’introduzione del nuovo sistema di automazione nell’Health Logistics Campus di Livraga, inaugurato ieri alla presenza di Riccardo Zagaria, amministratore delegato Doc Pharma, e di Fabio Torriglia, amministratore delegato dell’azienda farmaceutica Viatris, permette di sostenere una fornitura dall’ampio raggio in tutto il territorio nazionale e mirata ad ogni tipologia di consumatore. Un vantaggio che deriva dall’opportunità di modellamento della capacità distributiva, in grado di adattarsi a stagionalità, capillarità e velocità richieste dal mercato. "Abbiamo reso il Campus di Livraga uno dei centri nevralgici della nostra rete per offrire ai nostri clienti e ai pazienti, soluzioni innovative grazie alla tecnologia più avanzata – ha aggiunto Lombardo, orgoglioso per aver sviluppato ed applicato su ampia scala questa tecnologia automatizzata "good to person", portatrice di numerosi benefici anche per i 300 lavoratori dell’impianto –. Dobbiamo adeguarci velocemente al mercato. L’idea nel futuro sarà entrare in ambiti sempre più specializzati e sempre più vicini ai consumatori".
Ammonta a 14 milioni di euro l’investimento sostenuto per l’introduzione di questa innovativa tecnologia, che ha reso il Campus di Livraga il primo magazzino ad Alta Automazione per il settore Life Sciences & Healthcare in Italia, oltre che totalmente a zero emissioni di anidride carbonica. Sono 138 invece i robot utilizzati dal nuovo sistema, ognuno con un "nome proprio" e tutti in comunicazione tra loro per garantire prestazioni di altissimo livello negli oltre 7mila metri quadrati di area a loro dedicata. I piccoli automi, in sostegno alle attività dei 300 operatori, sono in grado di gestire oltre 10mila ordini al giorno. Un sistema che consente di ridurre gli errori, di ottimizzare gli spazi grazie ad una maggiore densità di stoccaggio e di migliorare l’efficienza, la velocità e la flessibilità, favorendo inoltre l’occupazione femminile e l’attrattività lavorativa, oltre che riducendo la mole di lavoro per ogni operatore. "La parte manuale non è stata sostituita, ma è stata integrata – ha spiegato Luca Prolegatti, project manager e responsabile del progetto di automazione – Uno dei vincoli dell’automazione è infatti la standardizzazione. Per questo siamo noi umani a doverla guidare".