Fombio: spento l’incendio alla A2A. Cosa è bruciato e cosa dicono i rilievi sull’aria

I tecnici di Arpa hanno attivato un campionatore che rimarrà sul posto per almeno 24 ore. In mattinata i pompieri impegnati nelle operazioni di raffreddamento

Fombio, 21 aprile 2024 – L’incendio alla A2A Recycling di Fombio di via Alessandro Volta, scoppiato poco prima delle 18 di sabato 20 aprile, nella notte è stato completamente estinto. Alle 8 di domenica in posto c’era solo un’autobotte dei vigili del fuoco, il cui personale stava raffreddando ancora le parti di cumuli di rifiuti che fumano ancora, smassate nelle ore precedenti. Conta infatti evitare che nuovi focolai possano riaccendersi e procurare ulteriori problemi al sito.

Vigli del fuoco in azione durante la notte a Fombio
Vigli del fuoco in azione durante la notte a Fombio

A2A stessa, nella serata di ieri, ha precisato che ora l’impianto di selezione e trattamento rifiuti ora è in sicurezza e non ci sono stati feriti:” Sono stati interessati dall’evento esclusivamente rifiuti urbani, provenienti dalla raccolta differenziata degli ingombranti – ha chiarito l’azienda – Si precisa inoltre che il sito non tratta rifiuti pericolosi. Sono in corso tutte le rilevazioni del caso, in collaborazione con gli enti preposti, per stabilire l’origine dell’accaduto”.

I rilievi di Arpa

Inizialmente, vista la fitta colonna di fumo nero, visibile anche a quaranta chilometri di distanza, che si è alzata dalle minacciose fiamme, l’Agenzia regionale per l’ambiente, intervenuta con una squadra nella prima serata, per misurare la qualità dell’aria, ha utilizzato la strumentazione portatile. Poi i tecnici hanno deciso di far uscire il gruppo specialistico, che invece ha posizionato in loco, per almeno 24 ore, un campionatore. A seguire il filtro viene portato in laboratorio e occorrono almeno 72 ore per avere risultati. Al momento, comunque, non sono arrivate comunicazioni allarmanti.

Il sindaco di Fombio Davide Passerini, pur invitando i cittadini a tenere chiuse le finestre, aveva precisato “nessun allarme”.

Il materiale bruciato

Secondo le stime dei vigili del fuoco che, intervenendo in massa, sono riusciti a contenere la minacciosa combustione, partita dai rifiuti nel cortile (senza il coinvolgimento di macchinari, capannone o realtà produttive confinanti, ndr), le fiamme hanno interessato scarti speciali e urbani non pericolosi, ingombranti e non ingombranti (materiali plastici, carta, legno), per un totale di circa 20 tonnellate.