
La scuola media Ognissanti di Codogno
Codogno, 9 aprile 2025 – Non ci sono solo storie di bullismo, prevaricazione, violenza. Ci sono anche vicende che sembrano piccole e insignificanti ma che danno conto spesso anche del lato diverso della medaglia. Un lato non oscuro, ma luccicante. È la storia di Thomas, alunno della 1^ G della scuola media Ognissanti di Codogno che, una ventina di giorni fa, ha avuto il coraggio di mettersi in mezzo ad una lite furibonda tra due coetanei.
Appena scesi dallo scuolabus in viale dei Mille, due ragazzini di 1^ media si erano infatti affrontati e scazzottati davanti ad altri alunni. Molti non sono intervenuti, forse bloccati da un giustificato panico. Thomas, però, ha avuto un moto di ribellione verso quella violenza e soprattutto, nonostante l’età, ha saputo fare la cosa giusta a costo di doverne subire le conseguenze: infatti nel placare gli animi e dividere i due contendenti, si è pure preso un pugno. Ma non importa: lui sapeva di aver agito bene.
Meglio un livido che poi scompare che il rimorso di non aver fatto nulla. La sua piccola grande storia ce la racconta la professoressa Elisabetta Caserini che è evidentemente e giustamente orgogliosa del “suo“ alunno.
E lei scrive parlando al plurale, chiamando in causa tutta la classe, piccola comunità nella quale Thomas è inserito. “Ci sembrava giusto darvi informazione di quanto era avvenuto rispetto alla lite avvenuta fuori da scuola – sottolinea la docente nella sua breve nota –. E chiarire rispetto al fatto che nessuno dei presenti sembrava fosse intervenuto per sedare la rissa”. Ed invece no, come spiega la prof. Un piccolo eroe c’è sempre in tutte le belle storie.
“Thomas molto coraggiosamente è intervenuto per dividere i coetanei ed è stato colpito nel tentativo di fermare il litigio – ribadisce –. Ci farebbe piacere poter leggere anche notizie di speranza, collaborazione, coraggio ed empatia”. E questa alla fine, lo è.