Maxi rissa con le catene: "Una violenza da gestire"

Il sindaco dopo la colluttazione con 50 coinvolti: il problema è territoriale. Al vaglio degli inquirenti le immagini degli impianti di videosorveglianza.

Maxi rissa con le catene: "Una violenza da gestire"

Maxi rissa con le catene: "Una violenza da gestire"

di Paola Arensi

CASALPUSTERLENGO

Dopo la maxi rissa della notte di Natale a Casalpusterlengo il sindaco Elia Delmiglio lancia un appello: "L’emergenza giovanile non è locale, ma territoriale, serve un’azione congiunta". I problemi sono iniziati a mezzanotte tra Natale e il giorno di Santo Stefano. Da una prima ricostruzione dell’accaduto, al vaglio dei carabinieri della compagnia di Codogno, sembra che si siano azzuffati una cinquantina di giovanissimi, di età compresa tra i 16 e i 20 anni. La colluttazione si sarebbe scatenata dopo che un gruppo di ragazzi avrebbe tentato di rubare un telefonino a un giovane che si trovava in piazza del Popolo con diversi amici. Gli aggressori sembra si fossero organizzati portando con sé anche delle catene. Erano italiani e extracomunitari molti dei quali, all’arrivo delle pattuglie, si sono dileguati. Si attende quindi di capire per chi ci saranno conseguenze penali.

A terra sono rimasti un sedicenne e un diciottenne. Li ha soccorsi il 118 e portati all’ospedale di Lodi ma, per fortuna non erano gravi e sono stati dimessi poco dopo. "Questa – ribadisce Delmiglio – è un’emergenza territoriale, non una piaga locale e così andrà gestita. Ma ci sentiamo in dovere di condannare fermamente la violenza. Purtroppo, sempre più ripetutamente episodi di questo genere coinvolgono i nostri centri abitati e stavolta è toccato a Casalpusterlengo. Abbiamo fiducia, come sempre, nel lavoro delle forze dell’ordine, che ci auguriamo possano fare presto luce sulla vicenda, assicurando alla giustizia i violenti, anche grazie all’utilizzo dei numerosi sistemi di videosorveglianza incrementati durante il nostro mandato. In proposito, le autorità di sicurezza hanno garantito impegno ed aumento dei controlli, anche se probabilmente i protagonisti della rissa, per la gran parte proveniente da paesi limitrofi, sceglieranno altri centri abitati per le loro scorribande".

"Spiace vedere – conclude il primo cittadino – come alcune persone cerchino di fomentare polemiche e politicizzare gli accadimenti, incuranti di gettare discredito sulla nostra città, che comunque rimane una comunità di persone perbene e rispettose del prossimo. La violenza giovanile è una problematica grave e diffusa: certamente l’accertamento dei fatti e l’applicazione di pene severe è necessaria, ma ancor più necessaria è l’opera educativa delle famiglie, della scuola e delle altre realtà educative".