CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

C’è Tittìa al Palio di Legnano 2026: San Domenico sceglie il fantino

Giovanni Atzeni monterà il cavallo. La contrada biancoverde pronta alla corsa

Giovanni Atzeni detto Tittìa che correrà al Palio di Legnano nell’edizione 2026

Giovanni Atzeni detto Tittìa che correrà al Palio di Legnano nell’edizione 2026

Legnano – Palio di Legnano 2026, San Domenico cala l’asso: sarà Tittìa il fantino biancoverde. La Contrada San Domenico ha scelto di puntare altissimo per il prossimo Palio di Legnano. A difendere i colori biancoverdi, infatti, sarà Giovanni Atzeni, meglio conosciuto come Tittìa, uno dei fantini più vincenti e celebrati del panorama delle corse a pelo. Classe 1985, Atzeni vanta un curriculum straordinario. Al “Giovanni Mari” ha debuttato nel 2005 e in vent’anni ha collezionato 14 presenze, impreziosite da tre vittorie: nel 2011 con San Magno e nel 2015 e 2017 con Legnarello. Per i giallorossi ha disputato altre quattro finali (2005, 2006, 2018 e 2019), mentre con San Magno è arrivato in finale anche nel 2010.

Nel 2014 ha difeso i colori di San Bernardino senza però riuscire ad accedere all’atto conclusivo. Il suo palmarès si allarga anche ben oltre Legnano. Al Palio di Siena, Atzeni conta 11 successi su 40 presenze, con un record storico: è infatti l’unico fantino ad aver vinto cinque Carriere consecutive nella plurisecolare tradizione senese, dal 2019 al 2023. Vittorie conquistate con Oca, Selva, Onda, Giraffa, Drago e Leocorno. Non meno significativo il bottino al Palio di Asti, con tre affermazioni tra il 2003 e il 2016, oltre ai successi a Fucecchio (2005) e a Castel del Piano (2008). La scelta di affidarsi a un fuoriclasse come Tittìa è stata commentata con entusiasmo dal Capitano biancoverde Alessandro Furlan: “Con Giovanni condividiamo la stessa ambizione e la voglia di fare bene, motivo che ci ha portato a concretizzare questa scelta”.

Un innesto di grande prestigio che lancia un segnale forte a tutte le altre contrade: nel Palio 2026, San Domenico non vuole limitarsi a partecipare, ma punta con decisione a essere protagonista. Il tutto mentre Giuseppe Zedde, per tutti Gingillo, dopo Legnano ha vinto anche Siena. Il suo nome è legato ad una dinastia di cavalli, contrade e vittorie che da decenni lascia il segno sul tufo di Piazza del Campo. E’ “figlio d’arte” visto che il padre, Antonio Zedde detto Valente, ha corso dodici carriere vincendone due; il fratello Virginio, conosciuto come Lo Zedde, ha anch’egli legato il proprio nome alla tradizione paliesca. Gingillo, qualche mese fa vittorioso nella città del Carroccio, nato a Siena il 30 luglio 1982, ha esordito vent’anni fa, nel Palio del 2002 con i colori del Bruco. Da allora il suo percorso è stato costellato di cadute, rimonte e trionfi che lo hanno reso uno dei protagonisti del Palio moderno.