Il Palio di Legnano è appartenenza: i giovani firmano il “Peso”

Realizzata da studenti dell’Accademia di Brera, la scultura artistica premio alla contrada vincente. La presidente della Fondazione: valore da veicolare

La presentazione del “Peso” per l’edizione 2024 alla Fondazione Palio

La presentazione del “Peso” per l’edizione 2024 alla Fondazione Palio

Legnano (Milano) – L’amore per il Palio. L’amore per la città di Legnano. Quest’anno la campagna pubblicitaria che verrà spesa per promuovere il Palio non è mirata solamente ad evidenziare la competizione tra cavalli e fantini. Bensì a far emergere quello che sta dietro alla competizione, ogni giorno dell’anno. Ovvero l’appartenza. Per questo sui manifesti ci saranno i volti dei giovani legnanesi, bambini e giovani, con addosso ognuno il simbolo della propria contrada, quei foulard che per tutto il mese di maggio i giovani indossano con orgoglio andando a scuola o anche solo passeggiando per la città. Per dire "io sono di questa contrada", "io sono di Legnano, la città del Palio". Quindi gli slogan coniati per il Palio 2024 sono "ViviAmo Palio", "CresciAmo Palio", a fianco di quelli più tradizionali, dei costumi e della gara, "VestiAmo Palio" e "CorriAmo Palio".

La campagna è stata presentata ieri mattina alla presenza della presidente della Fondazione Palio Maria Pia Garavaglia, la quale ha sottolineato che "per far crescere questa manifestazione cittadina occorre innanzitutto veicolare il messaggio “Palio” alla nostra gente, perché sia orgogliosa di appartenere a Legnano, Città del Palio, una città che ha scritto la storia d’Italia". In questa particolare visione, quest’anno si è deciso di non affidare la realizzazione del Peso - la scultura artistica in argento del peso di 1176 grammi che viene consegnata al termine della competizione paliesca alla contrada vincente – ad uno scultore o artista affermato ma si è affidato la progettazione e realizzazione a dei giovani.

Il Peso 2024 è un’opera chiamata "Civitas", realizzata da Chiara Capuana, Sergio Di Bella, Noemi Roccella ed Ettore Vezzosi, studenti dell’Accademia di Brera. Si tratta di un arco, con incisi i simboli delle otto contrade, che sormonta una base in rilievo dai contorni dei confini comunali, dove sono evidenziati i territori di ogni singola contrada. Alla realizzazione dell’opera ha contribuito un personaggio da sempre legato al mondo del Palio, Norberto Albertalli, che attraverso la Fondazione Gatta Trinchieri – di cui lui stesso è presiedente – si occupa di aiutare e promuovere il lavoro di giovani che operano in campo artistico e culturale assegnando loro delle borse di studio.