CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Nerviano, la rabbia dell’ex sindaco contro il pirata della strada: “Uccise mia moglie e se ne sta a casa”

Massimo Cozzi contesta la concessione dell’abbreviato con sconto di pena al 25enne che nella notte fra sabato 8 e domenica 9 ottobre, alla guida di un’auto ubriaco, senza patente e senza assicurazione, uccise Daniela Cassina e Gabriella Andreasi

Gabriella Andreasi e Daniela Cassina
Gabriella Andreasi e Daniela Cassina

Neviano, 5 ottobre 2023 – «Rabbia, delusione e tanta amarezza per quella che sicuramente non posso più chiamare giustizia". L’ex sindaco di Nerviano Massimo Cozzi si sfoga dopo la decisione di concedere il rito abbreviato al nigeriano Destiny Okunzuma, 25enne di Trecate che nella notte fra sabato 8 e domenica 9 ottobre dell’anno scorso uccise la moglie e un’amica della donna. "Era senza patente, senza assicurazione, ubriaco e ha tamponato a fortissima velocità la macchina di mia moglie e della sua amica, uccidendole. Non ha soccorso nessuno, è scappato. Dopo quasi un anno, nonostante l’evidenza di quanto successo, con il rito abbreviato avrà diritto a uno sconto di un terzo sulla pena. Fino a quando non sei coinvolto direttamente, non puoi capire".

L’ex sindaco ha ricevuto la solidarietà di moltissimi concittadini che hanno giudicato lo sconto di pena una vergogna. "Nonostante la solidarietà, non riesco a immaginare fino in fondo il dolore che si prova a perdere una persona cara senza che sia resa giustizia", gli ha scritto una nervianese seguita da altri messaggi: "Ma dov’è la giustizia? Bisogna cambiare molte cose quando succedono questi incidenti dove i pirati ubriachi non si fermano, va loro tolta la patente per sempre". E ancora: "Una vergogna per uno Stato che si proclama democratico. La democrazia deve garantire diritti a tutti ma tutti hanno anche doveri e a chi non li rispetta vanno pene giuste e severe".

Oggi Daniela Cassina e Gabriella Andreasi non ci sono più e per questa duplice morte il nigeriano ubriaco non si è fatto neanche un giorno di prigione: è ai domiciliari nonostante le pesanti accuse di omicidio stradale, omissione di soccorso, guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e senza patente. «Nessuno mi ridarà indietro una persona meravigliosa come la Dani, ma chiederò giustizia fino alla fine per lei e la sua amica e soprattutto perché certe situazioni non dovrebbero mai capitare a nessuno. Giustamente Daniela dicevi che “la vita è così bella“ e ci sei rimasta aggrappata sempre con il sorriso. Non potrò mai perdonare chi ha spento quella voglia immensa di vivere".