PAOLO GIROTTI
Cronaca

Nerviano Medical Science, sui tagli più tempo per trattare

Confermato il trasferimento di una parte dell’azienda a Corsico, si parla di ristrutturazione. Il sindacato: non si sa quanto credibile

Confermato il trasferimento di una parte dell’azienda a Corsico, si parla di ristrutturazione. Il sindacato: non si sa quanto credibile

Confermato il trasferimento di una parte dell’azienda a Corsico, si parla di ristrutturazione. Il sindacato: non si sa quanto credibile

"Abbiamo ascoltato dalla proprietà una versione diversa e non so fino a che punto credibile che parla di ristrutturazione di Nerviano Medical Science; abbiamo avuto certezza del trasferimento di una parte di Nms a Corsico, ma abbiamo anche guadagnato tempo sino a metà settembre e siamo convinti che la Regione Lombardia ci appoggerà in questa situazione": è così che Daniele Calcaterra (nella foto), di Femca Cisl, riassume l’esito dell’audizione di fronte alla commissione Attività produttive, istruzione, formazione e occupazione in merito alla situazione di Nerviano Medical Sciences alla quale hanno preso parte la proprietà (presente anche l’amministratore delegato, Hugues Dolgos), le organizzazioni sindacali Filctem Cgil Milano, Femca Cisl Milano e Uiltec Uil Milano, il Comune di Nerviano e la Città metropolitana di Milano. L’allarme era scattato quando la proprietà di Nms aveva annunciato tagli alla ricerca che potrebbero interessare un centinaio di lavoratori: "L’ad di Nms ha negato l’ipotesi di smantellamento, parlando ora di una non ben definita ristrutturazione – spiega Calcaterra –. Di certo è stata confermata la decisione di spostarsi dall’attuale Building 75 dove si trovano ricerca, laboratori e uffici a Corsico. Una decisione che sarebbe motivata da costi di gestione, difficilmente comprensibili, esponenzialmente più bassi. Ci ha colpito che l’Ad abbia accusato Regione Lombardia di essere responsabile delle problematiche attuali, accusa alla quale Regione ha risposto per le rime". Di positivo c’è il tempo a disposizione: "La procedura minacciata dalla proprietà di licenziamento o chiusura, inizialmente prevista per il 16 luglio, è stata spostata alla metà di settembre – continua Calcaterra –. Questo tempo sarà utilizzato per tentare di scongiurare del tutto la procedura, anche grazie al coinvolgimento e all’impegno della Regione che si è resa disponibile ad attivare tavoli tecnici con le organizzazioni sindacali per approfondire la questione. Questo sarà il prossimo step, insieme alla necessità di portare anche sui tavoli nazionali la questione". "Regione Lombardia ha ribadito, per quanto di propria competenza – ha dichiarato Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega e vicepresidente della Commissione Attività produttive, a margine dell’audizione –, il proprio impegno e la volontà di continuare a sostenere un confronto costante con l’azienda anche per valutare la partecipazione a bandi su ricerca e innovazione. L’audizione di oggi è solo l’inizio di un percorso di confronto istituzionale con tutti gli attori coinvolti, anche alla luce del fatto che l’azienda a settembre avvierà un percorso di ristrutturazione i cui termini ancora non sono chiari".