GABRIELE MORONI
Cronaca

Addio a Franco Malvezzi, con la sua morte scompare un pezzo di storia di Parabiago

Si è spento a 83 anni a Novara: è stato il primo direttore della biblioteca civica e insegnante di italiano e latino

Franco Malvezzi

Franco Malvezzi

Parabiago (Milano), 13 novembre 2023 - Per quelli diversamente giovani è stato un punto di riferimento, per tanti anche un amico. Per tutti rappresentava un pezzo della storia di Parabiago. Franco Malvezzi si è spento a 83 anni a Novara, la città dove viveva da tempo. Era malato da tempo.

Parabiaghese doc. Laurea in lettere classiche all'Università Cattolica di Milano nel 1965. A Parabiago è stato soprattutto il primo direttore della biblioteca civica. Anni '60, epoca pionieristica. Pochi libri per partire, accolti in un primo tempo nei locali del vecchio municipio in via Santa Maria, poi in un edificio piccolo e fatiscente in via Brisa, fino all'apertura della sede attuale. Sempre i parabiaghesi che non hanno dimenticato di essere stati giovani ricordano Malvezzi per le lezioni private. Le impartiva in un localino sotto l'abitazione dei genitori, in via Sant'Ambrogio, uno stanzino minuscolo, con le pareti foderate di volumi, un tavolino (fra cataste di libri, dizionari, pubblicazioni, spuntava un minuscolo crocifisso), persino una brandina per i brevi riposi del professore. Lì, per anni, aveva ricevuto gli studenti che annaspavano con il latino e il greco o si aggiravano, sperduti, nei campi delle patrie. Venivano sollevati dal baratro dove erano precipitati e portati almeno fino alla sufficienza dalle sue lezioni, chiare, semplici, inframezzate da una battuta, un motto di spirito, una frase di incoraggiamento quando coglieva lo scoramento del suo allievo.

Perché questo era Malvezzi: umano, generoso, anche ironico, senza mai essere cattivo, cattolico convinto con nessuna concessione al bigottismo. C'era anche un altro Malvezzi, meno conosciuto perché "coperto" da uno pseudonimo: Malvezzi aveva scelto il nome di uno dei nove arconti dell'antica Atene per commentare (e all'occorrenza criticare) sul settimanale "Luce!" fatti, aspetti, curiosità della vita parabiaghese.

Con il matrimonio si era trasferito a Novara. Insegnante di italiano e latino, era stato dirigente scolastico del liceo scientifico "Alessandro Antonelli" (dopo essere stato insegnante di materie letterarie) per un anno del liceo classico "Carlo Alberto". In pensione dalla fine degli anni '90, aveva collaborato con l'Università della Terza Età e insegnato per diciannove anni all'Accademia di Belle Arti Acme, oltre a impegnarsi in associazioni legate al mondo cattolico..Aveva pubblicato numerosi saggi di storia della lingua e grammatica italiana e curato antologie, fra cui quella di autori latini "Colloquium".