Palio di Legnano, la messa sul Carroccio: offerte devolute alla Caritas Emilia Romagna

Le tre colombe hanno detto San Domenico e La Flora

La messa sul Carroccio

La messa sul Carroccio

Davanti a una piazza San Magno come di consueto gremita in ogni ordine di posto - con molte persone che hanno partecipato alla cerimonia anche in piedi nelle vie laterali alla piazza - monsignor Angelo Cairati, prevosto di Legnano, ha officiato la tradizionale messa sul Carroccio che dà ufficialmente il via alla giornata del Palio. Di fatto l'unica cerimonia religiosa della giornata. Investitura religiosa dei capitani e benedizione di cavalli e fantini che poi nel pomeriggio si contenderanno la vittoria del Crocione sono gli altri due momenti solenni oltre alla messa in senso stretto.

Numerose, come di consueto, le autorità presenti alla cerimonia officiata da monsignor Angelo Cairati, prevosto della città, e animata dal Coro Jubilate diretto da Paolo Alli. Autorità regionali, comunali, forze dell'ordine e i vertici della Fondazione Palio: sono tanti i volti noti accorsi in piazza San Magno per assistere al momento più solenne della giornata.

Parla poco del Palio, monsignor Cairati. "Oggi è Pentecoste, voglio dire poco del Palio perché occupa tutta la giornata" esordisce il prevosto di Legnano. Che poi cita il mito della Torre di Babele, il filosofo Nietsche e la visione dell'uomo come solo con se stesso. "Non è così per chi vive nello spirito di Dio. Quello che voi potete dare e che altri non possono dare è il senso compiuto alla vita". Parla di vento e fuoco, che "energizzano". E di bene comune: "Ognuno di noi ha dei doni particolari, dei carismi. Che è chiamato a mettere in gioco per il bene comune. E nessuno deve andare a discapito di altri. Non ci si salva da soli. Papa Francesco ci ha più volte ricordato che noi siamo interconnessi. Il mondo del Palio, insieme alle 80 associazioni cittadini e alle parrocchie lavorano per il bene comune. L'unico neo, e questo lo dico a livello nazionale, è la mancanza di giovani. Gli anziani non vengono sostituiti purtroppo" aggiunge il prevosto. Nell'omelia sul Carroccio non è mancato un pensiero a chi sta affrontando le conseguenze dell'alluvione: "Le offerte che verranno raccolte in questa messa verranno interamente devolute alla Caritas Emila Romagna" ha annunciato il monsignore a conclusione dell'omelia.

Suggestioni anche con la consegna da parte di Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, del premio Rosa Camuna a Mariapia Garavaglia, presidente della Fondazione Palio.

Poi spazio all’investitura religiosa dei capitani. Primo fra tutti l’unico di prima nomina: Alessandro Furlan di San Domenico. Poi tocca a Davide Barone di San Martino, Mattia Landi di Sant’Ambrogio, Ermenegildo Lilli di San Bernardino, capitano anziano del Palio essendo al quarto anno di reggenza, Vincenzo De Milato della Flora, Matteo Masnada di Legnarello, Fabio Meneghin di Sant’Erasmo e Alessandro Zanovello di San Magno.

Dopo l’investitura religiosa dei capitani, ecco la benedizione di cavalli e fantini.

San Martino: Carlo Sanna detto Brigante con il cavallo Maverick

Sant'Ambrogio: Giuseppe Zedde detto Gingillo con il cavallo Andromeda

San Domenico: Silvano Mulas detto Voglia con il cavallo Vai Victis

San Bernardino: Gavino Sanna con il cavallo Biancorosso

La Flora: Valter Pusceddu detto Bighino con il cavallo Tigre

Legnarello: Antonio Siri detto Amsicora con il cavallo Woodywood Pecker

Sant'Erasmo: Federico Arri detto Ares con il cavallo Afrodite

San Magno: Dino Pes detto Velluto con il cavallo Scheggia

Altro momento emozionante è il volo delle colombe: supremo magistrato - ovvero il sindaco Lorenzo Radice -, gran maestro del Collegio dei capitani e delle contrade - ovvero Raffaele Bonito - e il prevosto liberano tre colombe, simbolo dei santi Martirio, Sisinnio e Alessandro, nel cielo di Legnano. Tradizione vuole che la traiettoria delle colombe indichi la contrada che vincerà il Palio. Le colombe quest’anno hanno detto San Domenico e La Flora.