
Luca Previato nell’angolo del caffè della sua Ubik a Legnano
Legnano (Milano) – C’è il cliente che entra, lo abbraccia e gli formula mille auguri. E poi i suoi genitori ottantenni, che hanno saputo dell’anniversario dai social. Luca Previato ha festeggiato venerdì i primi cinque anni di attività della sua Ubik, la libreria di corso Italia. Uno spazio curato, con un piccolo angolo-caffè, un’atmosfera accogliente e rilassata.
La storia di Previato, cinquantenne di origini riminesi, è la dimostrazione che non c’è ostacolo che non si possa superare quando non mancano intelligenza, audacia e coraggio di andare a fondo dei propri sogni. Per 25 anni economista nella grande distribuzione, inventore di start up, si è creato una seconda vita dopo che una serie di ristrutturazioni aziendali lo avevano privato del ruolo di manager. Così ha aperto una libreria nel pieno della pandemia. Le mensole montate personalmente di notte, armato di scala e trapano. Tre ampie vetrine, mobili realizzati da una cooperativa sociale con materiali riciclati. I 155 metri quadrati ospitano 14mila titoli e una stanza colorata dedicata ai bimbi.
Luca Previato ha creato negli anni un rapporto con i clienti sincero, alimentato dai social, chiamando molti autori e inventandosi telefonate impossibili: dal presidente Sergio Mattarella a Papa Francesco, da Beppe Severgnini a Igor Sibaldi. A cinque anni dall’apertura, tracciare un bilancio lineare non è semplice così Previato si è sdoppiato in una doppia intervista a se stesso, ovvero “alle due anime del libraio: cinica e romantica”, pubblicata sulla pagina Facebook della libreria.
“Come sensazione posso dire che cinque anni di lavoro da solo sono come dieci in un’azienda – racconta – Ci sono giornate difficili, quando non entra nessuno. Altre in cui arrivano persone che si complimentano, si informano, comprano. Come un ex insegnante ottantenne: abbiamo conversato di lettura, che per lui con gli anni si è fatta più intensa, più commovente. La seconda volta ha portato un piccolo dono, segno di gratitudine. Episodi di questo tipo danno valore al mio lavoro”.