Legnano (Milano) – La situazione è stata segnalata all’Ats e, come per il caso del succo di frutta avariato della passata settimana, servirà qualche giorno per comprendere, analisi alla mano, cosa sia successo nella mensa scolastica delle Primarie legnanesi martedì: cosa abbia provocato una reazione allergica a cinque bambini delle elementari che avevano appena mangiato un kiwi.
È lo sviluppo naturale della vicenda che ha avuto come esito il trasporto di tre bambini all’ospedale di Legnano. È però vero che ci sono elementi in tutta la storia che portano a pensare che altre variabili siano entrate in gioco e che, tra i possibili scenari, non ci sia solo quello dell’allergia di alcuni bambini a questo specifico frutto, manifestatasi per la prima volta.
Come ormai noto, tutti e cinque i casi di reazione allergica che si sono verificati nella giornata di martedì (tre bambini al Pronto soccorso, uno prelevato a scuola e portato a casa dalla famiglia e un altro che, ugualmente condotto a casa, aveva avuto una reazione al solo contatto con il frutto e dunque senza ingerirlo) hanno avuto come teatro la mensa della stessa scuola, vale a dire le Mazzini. Basterebbe ricordare che in tutta la giornata sono stati serviti circa 3mila pasti e altrettanti kiwi nelle scuole legnanesi per comprendere che trovare tutte e cinque i casi concentrati nello stesso plesso è quanto meno strano
La madre di uno dei bambini poi ha dichiarato che il figlio aveva già in altre occasioni mangiato dei kiwi senza manifestare alcuna reazione. Saranno le verifiche del caso a dare una risposta certa, ma ipotizzare che i kiwi trasportati alle scuole Mazzini possano provenire da una partita diversa o che possano essere entrati casualmente a contatto con altre sostanze capaci di provocare poi la reazione non pare essere un’ipotesi così lontana dalla realtà.