
Educare alla non violenza: uno degli slogan che hanno fatto da filo conduttore alla manifestazione
Legnano (Milano), 30 maggio 2025 – Il dolore, la rabbia, la richiesta (l'ennesima) di giustizia. La voglia di stare insieme, per condividere un momento di riflessione, di vicinanza ai parenti della vittima, alla comunità legnanese. C’erano tutti questi sentimenti alla manifestazione contro i femminicidi che si è tenuta questo pomeriggio in piazza San Magno dopo l’omicidio, domenica 25 maggio, di Vasilica Potincu.
Grande la partecipazione, con più di 300 persone che hanno riempito il cuore della città davanti alla basilica e a palazzo Malinverni, sede del municipio. Alla mobilitazione hanno partecipato anche il sindaco Lorenzo Radice e l’assessora all’Inclusività Ilaria Maffei.

“Un invito a riflettere”
Applaudito e particolarmente apprezzato l’intervento del primo cittadino, che si è soffermato sul concetto di “possesso” e di come questo si trasformi in molti uomini in un mix tossico, letale, che può rivelarsi fatale per le donne contro le quali è rivolto. “Questa piazza, oggi, esprime rabbia, amarezza e preoccupazione – ha detto Radice –. Siamo tutti chiamati, in primis noi uomini, a fare un esame di coscienza e a capire cosa cambiare anche nei nostri metodi educativi, per costruire una società diversa da quella che stiamo vedendo”. “Non potevamo stare in silenzio dopo quanto accaduto domenica, dovevamo dare un segnale...”, ha aggiunto l'assessora Maffei.

Legnano sta facendo i conti da una settimana con un femminicidio che ha guastato un giorno di festa, quello per le celebrazioni del Palio di domenica 25 maggio. Quando intorno alle 14 sta per prendere il via la sfilata storica, i carabinieri corrono nella palazzina di via Stelvio, nella zona dell’ex ospedale, dove viene trovato il corpo senza vita – un coltello conficcato nella schiena, altri sette fendenti fra la gola e il petto – di Vasilica, 35 anni.

Il dato drammatico
Il mistero sull’autore e sul movente si dipana dopo pochi giorni con l’arresto di un “insospettabile” 29enne, Andrea Mostoni, operaio, residente a Robecco sul Naviglio. Un omicidio “risolto”, il responsabile consegnato alla giustizia. Che però non ha dato nessun sollievo a chi riflette sulla drammaticità e sull’emergenza di un dato, quello del numero dei femminicidi, che in Italia parla di 37 donne uccise dall’inizio dell’anno (il dato è aggiornato all’8 maggio: vanno quindi aggiunti almeno altri tre casi, fra cui quello della trentenne romena).

Chi c’era
Alla manifestazione ha preso parte tutta la galassia associazionistica e del mondo del volontariato legnanese: Donne in Cammino per la Pace, Comune, Auser Filo Rosa si è vista in prima linea la Cgil e tantissime associazioni tra cui La banca del tempo, Cielo e terra, Punto Rosso Legnano, Amici di Sonia, Gli Spaesati, Circolo Santa Teresa Mazzafame, Ci Aiutiamo, Amnesty international, Il Circolone, Libera, Afamp, Aiutiamoli, Disability manager, Pari opportunità, Consulta nuovi cittadini, Anpi, Bicipace, Rete antifascista Alto Milanese, Uildm, Via dei Salici Mazzafame, Gulliver. A livello politico, l’intero Consiglio comunale.