REDAZIONE LEGNANO

Legnano, capolinea Movibus a Molino Dorino scelta quasi irrevocabile: “Mancano autisti, una decisione che servirà a recuperare efficienza”

La risposta dell’Agenzia del Trasporto pubblico locale alla levata di scudi di Comune e pendolari, che hanno avviato una raccolta firme per mantenere il terminal milanese di piazzale Cadorna

I pullman della Movibus sono utilizzati soprattutto dagli studenti

I pullman della Movibus sono utilizzati soprattutto dagli studenti

Legnano (Milano), 5 marzo 2025 – Sulla decisione di spostare in via definitiva il capolinea delle linee extraurbane Movibus da piazza Cadorna a Milano a Molino Dorino, in corrispondenza della stazione del metrò, la Tpl – l’Agenzia per il trasporto pubblico locale – non sembrerebbe intenzionata a fare passi indietro. E questo nonostante la levata di scudi del Comune di Legnano, dello stesso sindaco Lorenzo Radice e dei pendolari che hanno avviato una raccolta firme per opporsi a un disagio supplementare, nelle loro trasferte di studio o di lavoro sull’asse Legnano-Milano. Il provvedimento di arretramento del terminal dovrebbe essere attuato nelle prossime settimane, si parla dunque della primavera, potrebbe trattarsi del mese di aprile, anche se una data ufficiale ancora non c’è. “Verrà ovviamente avviata una campagna informativa nelle settimane precedenti per metterne a conoscenza gli utenti”.

La decisione 

Lo spostamento del capolinea dei bus delle linee Z602 (Legnano-Milano) e Z603 (San Vittore-Milano) da Cadorna a Molino Dorino “non è una novità di questi giorni ma una misura prevista dal programma dei servizi del bacino approvato nel 2019 dall'assemblea dell'Agenzia per il trasporto pubblico locale del bacino della Città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia – sottolineano dalla direzione della Tpl – . Analogamente a quanto avvenuto già da tempo su tutte le altre linee interurbane del bacino con destinazione a Milano, i nuovi capolinea si attestano su un nodo di interscambio strategico, continuando quindi a garantire il collegamento con il centro di Milano”.

L’obiettivo è dunque quello di ridurre gli sprechi di risorse generati dalla sovrapposizione fra le linee su gomma e le linee su ferro e i disservizi legati all'irregolarità generata dalla congestione della rete viaria urbana, senza penalizzare in modo rilevante i tempi di percorrenza degli attuali utenti.

Giustificazioni

"Nello specifico, la proposta di anticipare questo intervento è dettata dalla necessità di gestire i gravi problemi che si stanno registrando sul servizio affidato a Movibus, connessi con una carenza strutturale di autisti, dichiarata peraltro proprio dall'azienda, che ha determinato, negli ultimi mesi del 2024 un numero del tutto anomalo di corse soppresse (oltre 800 solo nell'ultimo trimestre 2024) che hanno dato luogo a più di 700mila euro di penali contrattuali contestate. Il servizio continua a non garantire un adeguato livello di affidabilità ed efficienza. Stupiscono quindi le dichiarazioni del direttore generale di Movibus, Giovanni Piccinni, che si direbbe contrario allo spostamento dell’arretramento del capolinea a Molino Dorino, che si delinea come una delle misure atte a recuperare risorse necessarie a garantire il rispetto delle corse programmate, con l'obiettivo di ripristinare i livelli minimi di qualità del servizio contrattualmente definiti e attualmente non garantiti”. 

Il diretto Milano-Legnano è una delle linee preferite dai pendolari dell'Alto Milanese
Il diretto Milano-Legnano è una delle linee preferite dai pendolari dell'Alto Milanese

Prese di posizione

La decisione di arretrare il capolinea pende sui pendolari dell’Alto Milanese da almeno sei anni, ma finora proteste e mobilitazioni anche a livello istituzionale erano riuscite a impedirlo. Adesso la decisione che pare irrevocabile. Alla luce anche del fatto che a Milano tutte le linee extraurbane che arrivano dall’hinterland sono state arretrate ai terminal della metropolitana (da San Donato a sud a Cascina Gobba a est). Il diretto della Movibus è quindi rimasto l’unico servizio extraurbano che penetra all’interno di Milano. Un comparto evidentemente redditizio per Movibus, che può offrire un servizio competitivo rispetto a quello ferroviario. Un “privilegio” che il sindaco legnanese Lorenzo Radice difende con le unghie: “Ribadiamo con forza – aggiunge ancora Radice – che per noi riorganizzare il servizio non può significare tagliarlo.

Lo spiraglio percorribile

In questo senso spostare il capolinea da Cadorna a Molino Dorino non può essere la soluzione giusta – aggiunge Radice –, perché nelle valutazioni di chi gestisce un servizio pubblico non si deve considerare soltanto la sostenibilità economica di una scelta, come sembra stia facendo l’Agenzia di bacino, ma anche le ripercussioni che questa avrà sui pendolari. Non solo si arretra un capolinea dal centro città alla sua estrema periferia, ma non si pensa neppure a servizi alternativi o integrativi per ovviare ai disagi. Al danno, insomma, si aggiunge la beffa". I vertici della Tpl lasciano tuttavia aperto uno spiraglio: “Se ci sono delle proposte alternative a Molino Dorino siamo disponibili ad esaminarle assieme”. Rimane tuttavia chiaro che le controproposte devono arrivare dalle altre due parti in gioco, Comune o Movibus.