
Lo sciopero di questo pomeriggio
CERRO MAGGIORE (MILANO) – Un’ora di sciopero, bandiere al vento, striscioni e un presidio compatto davanti ai cancelli di via Kennedy: così, nel primo pomeriggio di giovedì 27 febbraio, i lavoratori della Muster & Dikson hanno manifestato la loro rabbia e preoccupazione di fronte alla prospettiva di 19 licenziamenti nel reparto metalmeccanico. Un taglio che colpirebbe duramente l’organico dell’azienda cerrese, riducendo sensibilmente la forza lavoro, attualmente composta da 110 dipendenti.
Il malcontento monta da settimane. “L’azienda – spiega Antonio Del Duca, rappresentante sindacale della Fiom Cgil – ha dichiarato un piano di riorganizzazione con 19 esuberi, ma non sta facendo nulla per ridurre l’impatto sociale di questa scelta. Sono due mesi che trattiamo per trovare soluzioni alternative, come accompagnamenti alla pensione, soprattutto perché molti lavoratori colpiti da questi licenziamenti hanno superato i 50 anni e avrebbero enormi difficoltà a ricollocarsi. Ma l’azienda sembra voler solo guadagnare tempo, per poi procedere con i licenziamenti in modo unilaterale. È inaccettabile che una realtà storica del settore cosmetico e metalmeccanico del nostro territorio tratti così i suoi dipendenti.”
Alcune decine di lavoratori hanno presidiato l’ingresso della fabbrica bloccando i mezzi in entrata, un segnale chiaro della determinazione a non lasciare che questi licenziamenti passino inosservati. E la tensione potrebbe salire ancora: nei prossimi giorni si ipotizza un inasprimento delle proteste, con ulteriori ore di sciopero e nuove azioni di blocco. Nel frattempo, dai vertici aziendali della Muster & Dikson non è arrivata alcuna replica.