CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

“Fontana uccise Carol Maltesi e corse a comprare il seghetto per farla a pezzi”. Ma la difesa chiede il rito abbreviato

Delitto a Rescaldina (Milano), depositata l’istanza di procura e parti civili verso il processo d’appello: “Lo scontrino del Bricoman due ore dopo l’omicidio, la prova della premeditazione”

Carol Maltesi e Davide Fontana

Carol Maltesi e Davide Fontana

RESCALDINA 18 ottobre 2023 - Da una parte il ricorso dei difensori di Davide Fontana per chiedere il rito abbreviato, con sconto di un terzo della pena, per il proprio assistito. Dall'altra le ulteriori prove della crudeltà del 44enne bancario che, due ore dopo aver ammazzato la vicina di casa, si era recato a Cerro Maggiore al negozio di bricolage per acquistare seghetto ed accetta per fare a pezzi il cadavere.

Ma quello che emerge in queste ore sull'omicidio Maltesi è un risvolto terrificante che si lega alla morte della ragazza, prima presa a martellate, poi sgozzata in camera sua, infine fatta a pezzi e messa in un frigorifero a pozzetto comprato online. Oggi a pesare sulla vicenda è lo scontrino del Bricoman dell'11 gennaio 2022, giorno nel quale l'uomo uccise l'amica e vicina di casa di 26 anni con cui aveva avuto una relazione.

L’iter processuale

L'uomo, reo confesso, era stato condannato in primo grado a 30 anni di reclusione ma la Procura di Busto Arsizio aveva chiesto per lui l’ergastolo. Il tribunale non aveva ammesso le aggravanti. Nuove polemiche si erano poi sollevate con l'ammissione dello stesso Fontana al nuovo iter della giustizia riparativa.

Oggi il bancario milanese Davide Fontana è finito nel braccio di ferro fra i suoi difensori e la procura di Busto. La richiesta di rito abbreviato in primo grado era stata rigettata Ma oggi i difensori ci ritentano. Dal canto suo 15 giorni fa la Procura di Busto aveva impugnato la sentenza di primo grado chiedendo per lui la pena dell'ergastolo per Fontana, ribadendo la sussistenza delle aggravanti della premeditazione, della crudeltà e degli abbietti motivi. Aggravanti queste, che potrebbero rientrare in gioco con la scoperta dello scontrino del Bricoman di Cerro che apre sicuramente un risvolto ulteriore nella vicenda dell'omicidio Maltesi.

Cos’ha fatto Fontana dopo l’omicidio di Carol 

La donna fu uccisa fra le 11,30 e le 11,55 e Fontana alle 13,49 del medesimo giorno stava uscendo dal negozio con gli "attrezzi" che serviranno a fare a pezzi il corpo della ragazza. Il tutto è stato svelato nelle 41 pagine di ricorso depositato dalle parti civili in cui emerge anche che, una volta uccisa la ragazza, il Fontana avesse inviato un messaggio all'ultimo compagno di Carol, Salvatore Galdo, scrivendogli “finito”, inteso come il video hard che stava girando che era stato commissionato dallo stesso bancario che, usando uno pseudonimo per sulla piattaforma Only Fans, le aveva fatto girare una scena cruenta, sfociata poi nella morte della donna.

Cosa chiede la procura

Un piano diabolico per la procura che punta tutto sulla premeditazione per arrivare alla condanna all'ergastolo dell'uomo che per altri tre mesi si è finto Carol usando il telefono della donna per parenti ed amici, inventando scuse più o meno plausibili come quella che fosse partita in fretta e furia per Dubai per questioni lavorative.

La procura insiste poi sul fatto che la stessa Maltesi avesse preso accordi con una immobiliare il 3 gennaio 2022, per poter successivamente visitare un appartamento a Verona, città dove l'ex fidanzato viveva con suo figlio di sei anni e che lei voleva vicino. Il proposito omicida del Fontana emerse proprio in questi giorni, sempre secondo le parti civili. Poi l'11 gennaio l'omicidio, orchestrato con tanto di video a luci rosse.