Bareggio, 1 novembre 2024 – Per le vie di Bareggio e San Martino sono esposte le fotografie storiche in bianco e nero del paese di una volta, quello degli ormai lontani anni ‘70 del secolo scorso. Cortili, strade con le botteghe e perfino la piazza con il suo arco di ingresso nella Corte Visconti che tanti bareggesi rimpiangono. Fotografie davanti alle quali i bareggesi che hanno vissuto il paese in quell'epoca si emozionano, tanti sono i ricordi che le immagini portano alla memoria. Tra queste immagini rischia di finire anche un altro luogo in cui è passata la storia del nostro paese, la vecchia filanda meglio nota come ex Cartiera.
"Un luogo di emancipazione”
“È stato un luogo di emancipazione femminile – racconta la consigliere comunale ed ex sindaco Monica Gibillini – uno dei primi dove le donne hanno iniziato a lavorare e diverso dai campi. Il caminone è un punto di riferimento non solo territoriale ma identitario in cui si identificano tante di quelle persone che guardano con nostalgia le foto installate per le vie di Bareggio e San Martino”. Per questo il comitato per la salvaguardia dell’ex Cartiera di Bareggio, composto da Gibillini oltre che da Ida Bonfiglio e Silvia Bona, e da tanti altri cittadini, ha organizzato per questa mattina un incontro-dibattito in cui si ripercorrerà la storia dell’ex Cartiera e ciò che ha rappresentato per la città. L’appuntamento è alle 11 al bar Vecchia Cartiera (sede del Circolo Combattenti e Reduci) di via IV Novembre. Ci saranno una serie di letture e testimonianze, oltre che ricordi, a cura dell’associazione culturale Metis.
L’appello
“Invitiamo tutti quelli che parteciperanno a unirsi a noi nell'appello al sindaco affinché il caminone, e una parte dell'edificio centrale, non vengano abbattuti per diventare un ricordo da guardare in fotografia, e distinguersi così da chi l'ha preceduta abbattendo l'arco della Corte Visconti in piazza. Salvaguardare, invece, almeno una parte della ex Cartiera con il suo “caminone” e riqualificarla per farla diventare una nuova biblioteca di quelle moderne con sale studio dentro alla grande sala con la volta a botte, con nuove dotazioni tecnologiche e uno spazio all’aperto in cui poter leggere un libro, organizzare attività culturali come presentazioni di libri, attività ludiche per bambini e famiglie, piccoli concerti in collaborazione col bar Vecchia Cartiera offrirebbe alla comunità un luogo di socialità per far rivivere il centro dove sono rimasti quei pochi negozi che ancora ci sono come, per esempio, la gelateria e il pastificio. Metterci, invece, due palazzi e un parchetto verde, come vuole fare la Giunta Colombo, può solo contribuire a consolidare un paese da abitare ma non da vivere”.