CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Corbetta, il cliente fuggito salda il conto al ristorante Din Don Dan. Il sindaco: “Adesso lo aspettiamo per le scuse”

Dopo aver consumato la cena, l’uomo si era allontanato senza pagare: un gesto piccolo, ma profondamente meschino, che aveva ferito l’entusiasmo e l’orgoglio di chi ogni giorno si impegna con passione per offrire un servizio autentico, fatto di sorrisi sinceri e accoglienza vera

Corbetta, il sindaco Ballarini mostra la maglia del giocatore dell'Inter Lautaro Martinez per i ragazzi del Din Don Dan

Corbetta, il sindaco Ballarini mostra la maglia del giocatore dell'Inter Lautaro Martinez per i ragazzi del Din Don Dan

Corbetta (Milano) – Qualche giorno fa, un episodio increscioso aveva scosso il ristorante inclusivo Din Don Dan, un luogo nato con l’obiettivo di valorizzare le persone con disabilità attraverso il lavoro e l’incontro con il pubblico. Qualcuno, con incredibile spregiudicatezza, si era seduto a tavola, aveva consumato la cena e poi si era allontanato senza pagare il conto, lasciando dietro di sé amarezza e delusione, soprattutto nei cuori dei giovani lavoratori del locale. Un gesto piccolo, ma profondamente meschino, che aveva ferito l’entusiasmo e l’orgoglio di chi ogni giorno si impegna con passione per offrire un servizio autentico, fatto di sorrisi sinceri e accoglienza vera.

Ma la storia ha preso una piega diversa, grazie all’intervento puntuale e determinato dell’Arma dei Carabinieri, in particolare della Stazione di Corbetta guidata con attenzione e sensibilità dal comandante Giuseppe Pelaia. L’individuo responsabile è stato identificato e, forse toccato dalla risonanza dell’accaduto, ha deciso di assumersi la responsabilità delle proprie azioni: ha saldato il conto e ora si attende da lui anche un gesto simbolico ma fondamentale, quello delle scuse.

"Con grandissimo piacere insieme a Claudio Beretta possiamo dirvi che il conto della cena è stato pagato da parte della persona che era scappata senza pagare", ha annunciato sul suo profilo social il sindaco Marco Ballarini. "Adesso lo aspettiamo per le scuse, perché riconoscere i propri errori è il primo passo per crescere e guardare avanti", ha specificato Claudio Beretta, anima del progetto, insieme ai ragazzi del Din Don Dan.

Ma ciò che ha davvero commosso tutti è stato un gesto inatteso, arrivato da una figura lontana geograficamente, ma vicina per sensibilità e valori. Lautaro Martinez, capitano dell’Inter, venuto a conoscenza della vicenda, ha deciso di farsi sentire con un gesto che va ben oltre il mondo del calcio. Il “Toro” ha inviato al ristorante la sua maglia ufficiale, autografata e accompagnata da una dedica speciale rivolta ai ragazzi dello staff. Un piccolo, grande simbolo che ha riempito di gioia i cuori di tutti, un abbraccio a distanza che ha riscaldato l’anima di chi, anche dopo una delusione, ha continuato a credere nella bellezza dell’incontro e nella forza dei legami autentici. In un momento in cui qualcuno aveva tentato di sminuire con un gesto vile l’impegno e la dignità di questi lavoratori speciali, Lautaro ha risposto da vero campione: mettendoci il cuore, dimostrando che la grandezza non si misura solo in campo, ma soprattutto nei piccoli gesti della vita quotidiana.