GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Magenta, ancora caos al pronto soccorso. Vigilante e operatori aggrediti: “Troppi rischi, non siamo tutelati”

Al Fornaroli il parente di un paziente ha dato in escandescenza. L’Sos del sindacato

Un’altra aggressione si è verificata al pronto soccorso dell’ospedale Fornaroli di Magenta

Un’altra aggressione si è verificata al pronto soccorso dell’ospedale Fornaroli di Magenta

Al pronto soccorso del Fornaroli si è verificata un’altra aggressione. Lunedì è stata una giornata che ha registrato un numero elevato di accessi e gli animi, per alcuni utenti, erano esasperati. Purtroppo una persona è andata oltre il limite. A raccontarci l’accaduto è Luca Pellicani che lavora come guardia giurata all’interno dello stesso pronto soccorso ed è delegato sindacale Flai, gestito dal segretario nazionale Andrea Orlando.

"Il nostro intervento è stato richiesto dopo 11 ore di servizio – ha precisato Pellicani – il parente di una paziente, che già dalla mattina cercavamo di tranquillizzare, ha dato in escandescenza per diversi minuti interrompendo anche il servizio che si stava svolgendo in pronto soccorso". Una persona descritta come di grosse dimensioni ha spintonato gli operatori e la stessa guardia giurata che ha riportato graffi e contusioni su varie parti del corpo.

"Non è la prima volta che succede – continua – in passato sono stato vittima di altri infortuni. Abbiamo sofferto quando un uomo, pochi mesi fa, metteva a rischio quotidianamente la nostra incolumità e di tutti gli operatori sanitari. Purtroppo torno a ripetere che non siamo tutelati. Da pochi mesi è partito il servizio di vigilanza interna all’ospedale e una sola guardia deve gestire tutti i piani. Mentre eravamo impegnati con quella persona lunedì pomeriggio è arrivata la richiesta per un altro intervento, ma siamo arrivati, inevitabilmente in ritardo. Insomma, chiediamo di essere ascoltati. Non è certo sufficiente la postazione che ci hanno assegnato, un tavolino post covid in una posizione inadeguata".