CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Ordinavano menu costosi, poi scappavano senza pagare: presi i due scrocconi dei ristoranti

Mangiavano nei locali del Legnanese e del Varesotto, portando con loro anche la figlia piccola. Il “metodo” usato per dileguarsi prevedeva anche abiti usurati

Nei bar al momento di pagare la carta non funzionava mai

Nei bar al momento di pagare la carta non funzionava mai

Busto Garolfo (Milano), 29 gennaio 2024 – Entravano nei ristoranti, consumavano e poi con una scusa si dileguavano senza mai pagare. Hanno adesso un nome ed un volto i due "scrocconi" che negli ultimi mesi avevano continuato a mangiare a sbafo in diversi ristoranti del legnanese e del varesotto.

Sono marito e moglie, entrambi quarantenni, residenti nel comune di Busto Garolfo. I due avranno adesso venti giorni di tempo per farsi interrogare, poi la procura chiederà per loro il rinvio a giudizio. I due avevano la loro strategia per mangiare gratis nei ristoranti di zona: entravano come una famiglia normale, con tanto di bambina piccola al seguito, poi dopo aver consumato l’ultima portata in attesa del caffè, si alzavano dal tavolo uscendo a fumarsi una sigaretta lasciando al tavolo giacche e borse per poi sparire nel nulla.

Nessuno rientrava ed il conto rimaneva insoluto. Poi si scopriva che le giacche lasciate erano usurate e vecchie, vestiti insomma da buttare senza alcun valore. All'inizio erano entrati in azione in un paio di ristoranti a Busto Arsizio, fra cui il Capri. In quel frangente la famiglia aveva chiesto un menù a base di pesce, e dei più costosi, senza badare a spese, ordinando ricci di mare, gamberoni e astice. Poi la stessa scena nel Legnanese con ristoranti ma anche bar dove facevano colazione e poi scappavano col medesimo metodo.

Nei bar usavano pagare con il bancomat che non funzionava mai. Con la scusa di andare a prendere i contanti in auto, si dileguavano. Ma i furti continuavano: la donna aveva anche rubato un barattolo con le mance e i due erano entrati in azione rubando circa 400 euro di alcolici al supermercato. Adesso la coppia dovrà rispondere delle truffe commesse. Secondo le leggi italiane, tale comportamento rientra nel reato di insolvenza fraudolenta, che in caso di condanna comporta una pena di un massimo di due anni di reclusione o una multa fino a euro 516 euro. Ma la lista di reati nel frattempo si è allungata.