
La presentazione della mostra al Palazzo Leone da Perego dedicata alla donna ispiratrice dell'arte
Legnano (Milano), 12 settembre 2025 – Una trentina di opere che attraversano il ‘900 italiano (con una sola sortita a ritroso sino al 17esimo secolo), dipinti disegni sculture e arazzi, tutti provenienti dalla raccolta di Banco Bpm e tutte incaricate di costruire un percorso per quanto consentito coerente e basato sulla poliedricità della figura femminile, sia che si tratti di donne raffigurate nelle opere sia che le donne siano autrici delle opere stesse.
Le sale espositive di palazzo Leone da Perego hanno riaperto ieri mattina i battenti con l’inaugurazione della mostra “il Filo di Arianna - Trame di vita al femminile”, un evento che rientra a tutti gli effetti nelle attività organizzate dalla Fondazione Palio e che ha trovato supporto nel sostegno economico di alcuni operatori economici locali. Al tavolo, per la presentazione della mostra che ha già avuto una prima tappa milanese nella sede Bpm di piazza Meda, si sono seduti Luca Roveda, presidente della Fondazione Palio, la curatrice Diana Vaccaro, e il responsabile Direzione di Banco Bpm Marco Aldeghi. I saluti di rito, invece, sono toccati al primo cittadino, Lorenzo Radice. “Attraverso le opere qui esposte - ha ribadito Diana Vaccaro - abbiamo voluto dare vita a un’immagine complessa e poliedrica del femminile, sottolineando l’immagine di un filo di Arianna che ci accompagna a riscoprire la donna non solo nel ruolo di ispiratrice delle opere d’arte, ma come vera e propria protagonista della storia e della società”.
Il percorso espositivo si snoda dunque nelle sale al piano superiore di Palazzo Leone da Perego attraverso una trentina di dipinti, sculture, poesie e letture associate alle opere, che portano in primo piano i molteplici aspetti della donna, uniti però da un filo immaginario che ne restituisce la visione di una figura unitaria nella sua complessità: da Felice Casorati ad Adolfo Wildt, a Trento Longaretti, da Aligi Sassu a Francesco Messina, da Elena Recco e Niki Berlinguer: brevi sezioni che vedono la donna di ogni tempo “protagonista, sia come ispiratrice sia come artefice di opere d’arte, che abbracciano diverse espressioni artistiche dalla pittura figurativa alla scultura, dalle tele astratte alla sperimentazione di strumenti artistici alternativi, al confine tra cinema e scultura”. La mostra sarà aperta sino al 28 settembre da martedì a venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Vengono organizzate anche visite guidate alla mostra in collaborazione con le associazioni.