DANIELE DE SALVO
Cronaca

Rimpiazzo del San Michele. Bocciate dai sindaci le tre proposte di Rfi

Nè la uno, né la due, né la tre. I sindaci di Paderno d’Adda, Verderio, Robbiate e Imbersago, bocciato...

Gli amministratori comunali lecchesi pensano anche all’impatto visivo di un nuovo collegamento che solcherà il fiume Adda

Gli amministratori comunali lecchesi pensano anche all’impatto visivo di un nuovo collegamento che solcherà il fiume Adda

Nè la uno, né la due, né la tre. I sindaci di Paderno d’Adda, Verderio, Robbiate e Imbersago, bocciato tutte e tre le proposte elaborate dagli ingegneri di Rfi (Rete ferroviaria italiana) per rimpiazzare il ponte San Michele: un ponte viario e ferroviario unico accanto a quello storico esistente; una variate ferroviaria a sud a una viaria a nord; un misto delle primi due scenari.

"Sono non percorribili", sentenziano gli amministratori dei rispettivi municipi. I motivi della triplice bocciatura sono l’aumento spropositato di traffico, il disastro ambientale e paesaggistico, espropri e abbattimenti di case, i costi. La loro proposta è quella di salvare lo storico viadotto, con un totale restauro, e di realizzare un nuovo ponte, ma molto più a sud, come previsto tra l’altro nei diversi piani regionali e interministeriali già approvati in passato. Un nuovo manufatto, almeno viario per alleggerire ulteriormente il San Michele dai veicoli, potrebbe essere costruito ad un chilometro e mezzo di distanza più a valle.

Lì si trova un fronte di frana preistorica, ma si potrebbe aggirare il rischio con un ponte strallato, cioè sopraelevato rispetto al terreno e sorretto da cavi di sostegno ancorati a piloni.

"La proposta offre l’importante vantaggio di porre l’attraversamento dell’Adda a debita distanza dal ponte San Michele, senza alcuna interferenza con la vista dello stesso dal fiume e dalle sue sponde. Inoltre, essendo posizionato dopo la prima ansa a sud del fiume, il nuovo ponte si posizionerebbe fuori dal cono visivo della valle del fiume Adda, fruibile dal ponte stesso", argomentano i quattro primi cittadini. Il collegamento metallico, realizzato tra il 1887 e il 1889, con i suoi 150 metri di luce, intanto sta a “guardare“.

D.D.S.