DANIELE DE SALVO
Cronaca

Avventura e ricerca: Giorgio Meroni guida la spedizione nel Grande Nord

Il team di ricercatori in partenza per Groenlandia e Islanda per studiare gli effetti del riscaldamento globale

Giorgio Meroni è un esperto in rilievi Gps e tecnologie Gis

Giorgio Meroni è un esperto in rilievi Gps e tecnologie Gis

Oggiono, 5 agosto 2025 – Alla scoperta dell’Islanda e della Groenlandia. Non solo per il piacere di viaggiare e conoscere posti nuovi, ma anche per studiare i cambiamenti climatici, mappare zone pressoché inesplorate e sperimentare nuovi dispositivi di sicurezza e soccorso a basso costa. Insomma, una vera e propria spedizione scientifica artica quella che guiderà Giorgio Meroni, 48 anni di Oggiono.

Con lui ci saranno pure Cristina Crippa di Olgiate Molgora, Elena Formenti e Marta Longhi anche loro di Oggiono e i dronisti Matteo Lonni di Saronno e Mirko Tumbiolo di Cassago Brianza, nipote di Giorgio, la mascotte del gruppo con i suoi 21 anni.

La missione

“Siamo un team di professionisti che uniscono esplorazione ambientale, innovazione tecnologica e divulgazione scientifica - spiega il capospedizione -. Partiamo per i territori dell’estremo nord, sempre più vulnerabili ai cambiamenti climatici. La Groenlandia è un laboratorio naturale ideale per studiare le conseguenze del cambiamento climatico attraverso l’impiego di tecnologie Gps, sistemi informativi territoriali e test di sistemi Sos da utilizzare in aree critiche.

Anche l’Islanda, con i suoi vulcani attivi, ghiacciai maestosi e un clima in rapida evoluzione, offre un importante campo di osservazione per monitorare l’impatto del riscaldamento globale e le sue ripercussioni sugli ecosistemi artici e subartici”. Giorgio è un esperto in rilievi Gps e tecnologie Gis: per la tesi di laurea ha mappato la rete dei sentieri alle pendici dell’Everest e nel 2002 ha fondato GpsBrianza.

La partenza

La partenza è fissata per il 28 agosto, il rientro il 19 settembre: “Saranno settimane intense, tutto programmato minuto per minuto – spiega il team leader, che sta ultimando i preparativi -. Ci sposteremo con traghetti, piccoli arei, elicotteri, 4x4, in bici, in kayak”.

Hanno organizzato tutto in proprio, dimezzando i costi di viaggio. Tra i peggiori nemici dovranno affrontare il vento catabatico che probabilmente soffierà costantemente da 50 chilometri all’ora a salire, rendendo insopportabili le temperature già basse. E poi la nebbia. Ma sono abituati, non è la loro prima spedizione. Giorgio e i suoi compagni di viaggio sono infatti ormai dei veterani, hanno già partecipato a spedizioni in Nepal, Patagonia, Perù, Australia e Alaska.