Paderno d'Adda (Lecco), 14 luglio 2025 – Un nuovo ponte San Michele, è il tempo di decidere perché il tempo sta per scadere. In mattinata i consiglieri regionali della Commissione V Territorio hanno compiuto un sopralluogo sul campo a Paderno e Calusco d'Adda per valutare di persona le conseguenze dei progetti per rimpiazzare lo storico ponte San Michele, un capolavoro di archeologia industriale costruito tra il 1887 e il 1889 per superare l'Adda. E' un viadotto sia stradale, sia ferroviario. Nonostante sia stato chiuso quasi due anni dal 2018 al 2020 perché rischiava di crollare, e sia stato sottoposto a un massiccio intervento di restauro e consolidamento, l'infrastruttura dovrà essere sostituita entro il 2030 o poco oltre, perché poi non reggerà oltre né il passaggio dei treni, né quello delle auto.

I progetti
I tecnici di Rfi hanno proposto tre progetti: un nuovo ponte viario e ferroviario insieme come l'attuale in stretto affiancamento all'esistente; un ponte ferroviario a sud e uno stradale a nord;un ponte ferroviario accanto al San Michele e uno viario a nord a Imbersago. I costi variano da un minimo di 264 milioni di euro ad un massimo di mezzo miliardo. Nessuna soluzione tuttavia piace per le conseguenze: traffico in aumento del 150%, espropri e abbattimenti di case a attività commerciali, viabilità in tilt, rinuncia alla candidatura Unesco, sventramento della valle dell'Adda... Per questo sono state formulate pure altre ipotesi, ancora tutte da valutare, di minor impatto sul territorio.
Il nuovo ponte
Il rimpiazzo, indipendentemente dalla scelta, permetterà di rimuovere le limitazioni dell’attuale ponte, tra cui la restrizione di velocità a 15 km/h per i treni, e di migliorare le prestazioni della linea grazie all’introduzione del doppio binario, alla realizzazione di opere che permettono il transito di merci, alla soppressione di alcuni passaggi a livello e alla realizzazione di opportune opere sostitutive. Il doppio binario, mantenendo invariata la struttura oraria, garantirà ulteriori margini di puntualità e potenzialmente faciliterà la programmazione di servizi aggiuntivi. Con il completamento di tutti gli interventi correlati, il traffico totale sulla tratta potrà raggiungere 108 treni regionali e 36 treni merci al giorno. Sul piano viario potranno invece transitare anche i mezzi pesanti. La carreggiata sarà inoltre a doppia corsia, non a senso unico alternato come ora.
Il presidente della Commissione
“Il tema dell’attraversamento dell’Adda è strategico per garantire ai territori della bergamasca, del lecchese e della Brianza di continuare a crescere – spiega Jonathan Lobati, Forza Italia, presidente della Commissione -. È una sfida che dobbiamo affrontare percorrendo soluzioni concrete ed efficaci che garantiscano alle nostre imprese di continuare ad essere competitive e ai cittadini di muoversi velocemente sul territorio. Per questo il nostro impegno deve essere quello di consegnare a imprese e famiglie un’infrastruttura moderna, efficiente e sostenibile in grado di collegare Brianza lecchese e Isola bergamasca e, più in generale, l’asse strategico tra l’est e l’ovest della Lombardia. Al momento, il progetto che prevede un nuovo ponte a fianco del San Michele sembra essere la soluzione più sostenibile”.
Il consigliere regionale lecchese
“È stata un’occasione fondamentale perché ha permesso ai consiglieri lecchesi e bergamaschi di vedere esattamente lo stato dei luoghi e gli eventuali effetti sull’abitato dell’inserimento nella valle dell’Adda di un nuovo ponte, oltre a poter valutare diverse possibilità – sono le parole del consigliere regionale dem lecchese Gian Mario Fragomeli - Dovevamo, cioè, verificare con i nostri occhi l’impatto sull’abitato, le eventuali demolizioni di abitazioni e tutto ciò che il progetto porta con sé. È stato importante, in particolare, ascoltare le proposte dei sindaci di Paderno d’Adda, Calusco d’Adda e dell'Isola Bergamasca, che pensano a modifiche che riducano l’impatto, soprattutto veicolare, sui loro abitati”
Presenti e assenti
Oltre al presidente di Commissione Jonathan Lobati, hanno partecipato i consiglieri regionali Jacopo Dozio (Forza Italia), Davide Casati (PD), Gian Mario Fragomeli appunto (PD), Ivan Rota (Forza Italia) e Michele Schiavi (Fratelli d’Italia). Presenti anche i rappresentanti delle Provincie di Bergamo e Monza Brianza, il sindaco di Paderno d'Adda Gian Paolo Torchio, il vice sindaco di Calusco d’Adda Enrico Salomoni, il sindaco di Verderio Igino Danilo Villa, di Sotto il Monte Denni Chiappa, Imbersago Fabio Vergani, Robbiate Marco Magni, Walter Previtali e Nicoletta Previtali del Comitato Quartiere Ponte e Monastero dei Verghi di Calusco e il portavoce degli imprenditori Ruben Bergonzi, che hanno espresso preoccupazione per le future ricadute sul traffico veicolare nei centri abitati e per i tempi di realizzazione. Assente al sopralluogo invece Mattia Micheli, il vicepresidente della Provincia di Leccio delegato alla Viabilità.