GIULIANO MARIA GALIMBERTI
Cronaca

Anche Seregno in trincea. I quartieri si risvegliano: "Le ruspe arrivano davvero"

Interrogativi soprattutto sulle mitigazioni previste per il parco agricolo del Meredo sul tunnel che parte dalla zona dell’ospedale e sul passaggio a livello di San Giuseppe.

Il cantiere di Pedemontana a Santa Margherita, presto i lavori arriveranno a Seregno

Il cantiere di Pedemontana a Santa Margherita, presto i lavori arriveranno a Seregno

Il cantiere per la realizzazione dell’autostrada Pedemontana avanza. E i comitati di quartiere ora chiedono risposte al sindaco Alberto Rossi per avere certezze sull’impatto che l’infrastruttura avrà sul territorio.

Un tema che a lungo tempo è rimasto nel cassetto, anche a causa della situazione di incertezza che a lungo ha accompagnato la vicenda Pedemontana. Il dubbio, legittimo, di chi non sapeva se l’autostrada da queste parti sarebbe mai effettivamente arrivata, ha portato a rimandare nel tempo ogni confronto. Del resto maggiori erano le incertezze, più difficile era anche avere risposte. Ora i lavori sono effettivamente in corso. A ovest di Seregno la tormentata bonifica dei terreni contaminati dalla diossina ai margini della superstrada Milano-Meda, che sarà trasformata nella tratta B2 della Pedemontana. A est di Seregno, un viavai continuo di camion tra Lissone (con particolare coinvolgimento del quartiere di Santa Margherita) e Macherio. Prima o poi le ruspe, insomma, erano da attendere anche qui. E sono arrivate. Chi esce da Seregno in direzione sud verso il quartiere di San Carlo, si accorge della grande spianata che è stata realizzata alle spalle dell’ospedale Pio XI. Terreno di confine tra Seregno e Desio, terra già scavata in parte, che non lascia spazio a dubbi sui futuri lavori dell’autostrada: lì, esattamente sotto la linea della metrotranvia, sarà realizzato il tunnel della Pedemontana.

Il colpo d’occhio è già piuttosto significativo sulla portata di questo intervento. Per questo motivo i comitati di quartiere Ceredo, Lazzaretto-San Giuseppe, San Carlo e Sant’Ambrogio chiedoo al sindaco Alberto Rossi un incontro urgente. Un confronto per "programmare un incontro pubblico, alla presenza dei tecnici della Pedemontana". Diversi i temi posti sul tavolo. Per quanto riguarda la realizzazione dei lavori, si chiede quali sono le varianti di progetto e quali sono le mitigazioni previste per il parco agricolo del Meredo, uno dei più grandi polmoni verdi della città. Allo stesso tempo, considerando il tracciato e quel tunnel che parte proprio dalla zona dell’ospedale, i comitati vogliono sapere quali interventi sono previsti sul passaggio a livello di San Giuseppe. Quartiere periferico e poco vivibile fino a poco tempo fa, ma che potrebbe cambiare radicalmente con la nuova arteria viabilistica.

E poi le preoccupazioni per la viabilità cittadina. Si chiedono risposte sugli impatti attesi nella zona nord ovest della città, tra via Cadore, via Wagner (entrambe già oggi piuttosto trafficate) e via Saronno. Dubbi anche per la viabilità nel quartiere di San Carlo, quello più pesantemente toccato dall’autostrada. E, infine, chiarimenti anche per quanto riguarda gli impatti sulla viabilità del quartiere di San Salvatore. È quello al confine est della città verso Albiate, apparentemente non toccato dall’autostrada, ma che rischia tuttavia pesanti conseguenze a causa dell’incrocio tra la Pedemontana e la Statale 36 all’altezza di Desio a pochissimi chilometri di distanza. I comitati chiedono ora un incontro al sindaco e ai tecnici di Pedemontana per capire cosa succederà in futuro e per prospettare eventuali soluzioni. Agire tra qualche mese potrebbe essere troppo tardi.

G.G.