DANIELE DE SALVO
Cronaca

Il nodo Lecco-Bergamo, il sindaco di Calolziocorte si rivolge a Salvini: "Serve un nuovo studio di fattibilità per la strada”

La spada di Damocle dei finanziamenti e il conto alla rovescia in vista delle OIimpiadi invernali: tempi stretti per la “Salerno-Reggio Calabria" lombarda

Una delle tante proteste dei residenti contro il cantiere infinito

Una delle tante proteste dei residenti contro il cantiere infinito

Calolziocorte (Lecco), 2 agosto 2025 – Un percorso obbligato quello della nuova Lecco – Bergamo, anche se non piace a nessuno, pena la perdita di 250 milioni di euro e forse dell’ultima chance di terminare la Salerno – Reggio Calabria della Lombardia. Il sindaco di Calolziocorte prova però a giocarsi la carta del vicepremier e ministro alla Infrastrutture. Il primo cittadino di Calolziocorte Marco Ghezzi si rivolgerà direttamente al vicepremier e ministro Matteo Salvini e ai suoi funzionari per chiedere se sia possibile elaborare un nuovo studio di fattibilità per il completamento della Lecco – Bergamo, ma senza il rischio di perdere i soldi per realizzare l’opera. Da più parti infatti evidenziato criticità, perché il tracciato indicato dai tecnici di Anas, comporta espropri, abbattimenti di abitazioni e altri edifici, cantieri in mezzo al paese. 

La battaglia dei comitati 

Sono i cittadini dei due comitati di Chiuso e Insieme per una Lecco – Bergamo diversa, oltre che gli amministratori di altri comuni. La nuova Lecco – Bergamo tuttavia è un’infrastruttura olimpica, finanziata con fondi finalizzati alle Olimpiadi invernali di Milano – Cortina 2026, sebbene non sarà mai pronta in tempo, anzi non prima del 2032. Rielaborare i piani e procrastinare potrebbe comportare che le risorse già stanziate vengano dirottate altrove. 

Garanzie 

Da qui la richiesta di possibili garanzie. “Non è un dietrofront, sia chiaro a tutti che non intendiamo rinunciare alla Lecco – Bergamo, che per noi è una priorità – spiega il sindaco calolziese –. Semmai vogliamo avere certezze che l’opera verrà comunque realizzata”. Marco Ghezzi tra l’altro non disdegna il tracciato attualmente previsto, rispetto a quello di chi lo vorrebbe più a nord e in galleria.