ANGELO PANZERI
Cronaca

In fabbrica erano esposti all’amianto. Altri sei ex lavoratori della Leuci vincono la battaglia in tribunale

Il giudice del lavoro di Lecco ha riconosciuto per loro un’indennità e una maggiorazione contributiva ai fini pensionistici. Il legale: “Sono stati registrati valori superiori al consentito in pressoché tutta l’azienda”

Alcuni degli ex lavoratori della Leuci che hanno ottenuto il risarcimento

Alcuni degli ex lavoratori della Leuci che hanno ottenuto il risarcimento

Lecco – Altri sei ex lavoratori della Leuci, esposti all’amianto, hanno vinto la vertenza davanti al giudice del lavoro di Lecco, Federica Trovò. Il riconoscimento riguarda un’indennità e una maggiorazione contributiva ai fini pensionistici. La causa è stata portata avanti dal Gam (Gruppo Aiuto Mesotelioma), l’associazione lecchese che da anni lotta sul tema dell’amianto, guidata da Cinzia Manzoni, che ha perso il padre nel 2015 per mesotelioma.

"L’associazione compie 10 anni e in questo periodo abbiamo ottenuto importanti risultati - afferma Cinzia Manzoni - Nel 2023 abbiamo proposto una causa pilota che ha riguardato tre dipendenti, con il primo riconoscimento da parte del giudice del lavoro di Lecco, poi abbiamo raccolto i nominativi dei lavoratori coinvolti, circa ottanta. L’associazione ha cercato di contattare le persone, affinché venissero ad ascoltarci e comprendere i propri diritti, lì abbiamo intercettati, uno a uno, tutti coloro che avevano diritto al risarcimento Inps”. “Successivamente - prosegue - abbiamo avviato una seconda causa davanti al giudice del lavoro per altri sei lavoratori e che ora hanno avuto giustizia”.

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Una vicenda che ha origini lontane. Il primo ricorso risale al 2009, quando l’Inps aveva respinto un’istanza amministrativa, poi nel 2011, in tribunale a Lecco, era stata sostenuta una causa pilota, senza alcun risultato. Nel 2017 la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dei lavoratori per "manifesta fondatezza”, applicando la legge 257 del 1992 prevede infatti “una maggiorazione contributiva per i lavoratori esposti per almeno dieci anni a fibre di amianto”.

Da qui è nata una vertenza, proposta dal Gam e sostenuta dall’avvocato Roberto Molteni, vinta nel 2023 per tre lavoratori. E adesso si aggiungono altri sei. "Dopo la sentenza del 2023 - sostiene il legale - abbiamo preso in carico altre ventidue persone, divise in due gruppi. Per le prime sei la causa è stata vinta, ma anche per le restanti sedici, la cui vertenza andrà in discussione a ottobre, ci sono buone prospettive: rispetto al caso di due anni fa, quando erano stati rilevati valori oltre soglia in “soli“ due reparti della Leuci, questa volta grazie alle perizie di parte effettuate dal dottor Edoardo Bai e dal dottor Dario Brini, è stato riconosciuto il pericolo dell’esposizione all’amianto anche in altri comparti, e in particolare in quello della produzione di lampadine e in officina. Sono stati rilevati valori superiori al consentito in pressoché tutta l’azienda”.