DANIELE DE SALVO
Cronaca

Jennifer morta a 13 anni: un problema alle gomme nel video prima dello schianto

Dalle immagini girate a bordo dell'auto poco prima dell’incidente si vede la spia della pressione degli pneumatici accesa

La spia della pressione degli prenumatici accesa

La spia della pressione degli prenumatici accesa

Lecco, 2 febbraio 2025 – La lancetta del tachimetro tra i 150 e i 160 chilometri orari e poi una spia arancione del cruscotto accesa fissa. È la spia della pressione degli pneumatici.

La spia degli pneumatici

Oltre che per la velocità, la droga, probabilmente l'alcol, Massimo potrebbe aver perso il controllo della Bmw su cui c'era anche Jennifer Alcani perché gli pneumatici erano sgonfi. O forse troppo gonfi, magari apposta per aumentare le prestazioni della macchina.

La spia arancione accesa fissa della pressione delle gomme è stata immortalata da Michele in uno dei video girato a bordo poco prima della schianto costato la vita alla 13enne di Lecco, morta dopo sei giorni di coma senza essersi mai più ripresa. Le immagini sono state acquisite agli atti dell'inchiesta, insieme a un video girato da Jenny, che era sul sedile posteriore senza cinture a scattarsi selfie, e alle chat con i messaggi che i tre si sono scambiati quella notte.

Jennifer Alcani, morta a 13 anni nello schianto. A destra, l'auto su cui viaggiava
Jennifer Alcani, morta a 13 anni nello schianto. A destra, l'auto su cui viaggiava

La sbandata

Un testimone avrebbe visto la macchina sbandare all'improvviso all'uscita di una semicurva sinistrorsa sulla Sp 72, poco prima del tunnel di innesto con la Statale 36. Forse Massimo, il 22 enne che era alla guida dell'auto, non è riuscito a mantenere il controllo dell'auto pure a causa causa degli pneumatici sgonfi o troppo gonfi.

In un altro video, postato in rete e poi rimosso, girato sempre da Michele, il 19enne che era seduto sul sedile del passeggero accanto a Massimo che guidava la sua Bmw perché lui l'ha comprata senza aver ancora conseguito la patente, si vedono anche delle bottiglie di birra Peroni e di amaro Jagermeister sul pianale, mentre Massimo guida tenendo il volante con una sola mano.

Positivo agli stupefacenti

Massimo è risultato positivo all'uso di sostanze stupefacenti, mentre i primi esami, svolti però solo due ore e mezza dopo lo schianto, hanno rivelato un'alcolemia di 0,35 milligrammi di alcol per litro di sangue, 0,15 punti sotto il limite massimo consentito.

Ora è ai domiciliari. L'accusa per lui è di omicidio stradale aggravato: aggravato dalla guida sotto l'effetto di droga appunto. Sia di lui, come sui Michele, pende inoltre una querela per sottrazzione di minore, cioè Jenny. L'hanno sporta, tramite il loro legale di fiducia Marcello Perillo, mamma Graziella e papà Artur, i genitori di Jenny. A convincere la loro figlia a uscire di casa nel cuore della notte sarebbe stato Michele, con il pretesto di restituirle un paio di scarpe con i tacchi, che lei gli aveva lasciato una volta che si erano incontrati in discoteca.

La nottata fuori

Avrebbero dovuto fare solo una salto al Mc nella vicina Garlate, invece hanno tirato l'alba, quando Massimo ha perso il controllo della Bmw e hanno terminato tutti la corsa contro un parapetto in cemento. Massimo e Michele, che erano davanti, sono usciti praticamente illesi dallo scontro. Jenny, che, era dietro e non indossava la cintura di sicurezza, invece no, ha picchiato la testa, è sprofondata in coma ed è morta senza mai più svegliarsi. “È successa una roba che non doveva succedere”, le parole di Michele. “Mi spiace, mi dispiace tanto...”, l’unica frase che invece Massimo è riuscito a pronunciare quando in tribunale ha incrociato il papà di Jenny.