DANIELE DE SALVO
Cronaca

La storia a lieto fine di una faina investita ad Abbadia: finita in coma, viene curata dai volontari del Cras

L'hanno soccorsa e curata i veterinari e i volontari del Cras Stella del Nord di Calolziocorte, dopo la segnalazione di un automobilista che l’ha vista sul ciglio della strada

La faina soccorsa ad Abbadia Larina

La faina soccorsa ad Abbadia Larina

Abbadia Lariana (Lecco), 22 agosto 2025 – La faina ora sta bene ed è di nuovo libera. Quando un passante l'ha raccolta dal ciglio della provinciale era in coma, mezza morta. L'hanno salvata i veterinari e i volontari del Cras di Calolziocorte, il Centro di recupero animali salvatici Stella del Nord gestito dagli angeli degli animali della Leidaa, la Lega italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente.

L'investimento e le cure

La faina a Ferragosto probabilmente è stata investita ad Abbadia Lariana da un automobilista che poi l'ha abbandonata lì, ai margini della carreggiata. Un cittadino per fortuna l'ha vista, non si è girato dall'altra parte e ha allertato gli agenti della Polizia provincia di Lecco, che l'hanno portata al Cras calolziese.

“La giovane faina, inerme, è risultata subito in stato comatoso, probabilmente a seguito dell’impatto con un’automobile – raccontano dalla Leidaa -. Grazie a cure immediate, la povera faina è uscita dal coma e, col tempo, a riprendersi. Dopo i primi giorni di terapia ha cominciato ad alimentarsi autonomamente e a muovere i primi passi con le sue zampette, per ritrovare, infine, il coordinamento”. Così, dopo qualche giorno di osservazione, è stata liberata e ora vive felice nella natura.

Il Cras Stella del Nord

“Casi come quello della faina - dice l'onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Leidaa - dimostrano la nostra grande attenzione per tutti gli animali selvatici in difficoltà. Offriamo, per gli animali selvatici provenienti dalle province di Lecco, Como e Monza, un servizio attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette. Nel nostro centro curiamo senza alcuna distinzione di specie, con uno spirito autenticamente animalista: dal topolino, fino al cervo e al capriolo ognuno riceve le stesse attenzioni da parte di operatori e veterinari. Ci impegniamo, inoltre, a diffondere una cultura di conoscenza e rispetto verso tutte le creature, grazie anche alle visite di molte scolaresche che, nel corso dell’anno, sono venute a conoscere gli animali ''di nessuno'' che, da noi, hanno sempre qualcuno che pensa a loro”.