DANIELE DE SALVO
Cronaca

Frana il Cornizzolo a Cesana Brianza: “Sembrava un’esplosione”

La terra che trema, una immensa nuova bianca che corre verso valle e poi il rombo. Sopralluoghi in corso, ma non risultano feriti. È successo nell'ex cava dell'Alpetto, destinata a diventare un maxi parco solare

Frana al Cornizzolo

Frana al Cornizzolo

Cesana Brianza (Lecco), 7 luglio 2025 – La terra che trema, una immensa nuova bianca che corre verso valle e poi il rombo, come di un'esplosione. Momenti di paura quesata mattina a Cesana Brianza, per una frana che si è staccata dal Monte Cornizzolo, sopra l'abitato di Cesana Brianza. Non risultano feriti, né dispersi. La frana si è verificata nella zona dell'ex cava dell'Alpetto, destinata a diventare un maxi parco solare.

Il sopralluogo

Sono stati mobilitati i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecco. In posto anche un funzionario. Presente alle ispezioni anche il sindaco Luisa Airoldi e un geologo. “Al momento, non risultano persone coinvolte nell'evento e non ci sono pericoli per i cittadini”, rassicurano i soccorritori del 115. Le operazioni di bonifica e i sopralluoghi sono comunque in corso. Nel pomeriggio è previsto pure un sorvolo in elicottero per una ricognizione aerea da parte dei Draghi Lombardi del Reparto Volo dei vigili del fuoco in modo da valutare meglio la situazione e acquisire ulteriori elementi sulla stabilità o meno del versante che ha ceduto.

L'ex cava

Dalle prime verifiche sembra si sia staccato un costone di roccia instabile da uno dei punti dove in passato il fianco del Cornizzolo è stato scavato per cavarne materiale per confezionare cemento. L'ex cava, ormai chiusa,  avrebbe dovuto essere bonificata da tempo, invece al momento risulta ancora da mettere in sicurezza e da rinaturalizzare. C'è inoltre un contestato progetto per trasformarla in un parco solare con migliaia di metri quadri di pannelli fotovoltaici per produrre energia elettrica. Gli ambientalisti temono ulteriori danni ambientali e che venga alternato il microclima di una zona già devastata paesaggisticamente e dal punto di vista naturalistico.