Calco, ciclista morto sulla 342. La buca sulla Briantea rattoppata subito dopo l’incidente

I vertici Anas non commentano la tragedia. Lo sportivo avrebbe sterzato per evitare la voragine urtando un’auto che lo stava superando

Calco (Lecco) – “No comment”. I vertici di Anas non rilasciano dichiarazioni sull’incidente costato la vita a Davide Zani, il ciclista di 46 anni di Sesto San Giovanni ucciso domenica mattina da una buca killer nell’asfalto della SS 342 Briantea a Calco.

Il caschetto da ciclista di Davide Zani sull’asfalto dopo la caduta dalla bicicletta
Il caschetto da ciclista di Davide Zani sull’asfalto dopo la caduta dalla bicicletta

"Ci sono indagini in corso", spiegano i responsabili regionali dall’Azienda nazionale autonoma delle strade, a cui solo di recente è stata affidata la gestione e la manutenzione del tratto di Como – Bergamo, che prima era una provinciale. Secondo diversi testimoni, Davide, in sella alla sua bici da corsa, avrebbe scartato per evitare all’ultimo la sconnessione molto estesa, urtando una Kia Ceed guidata da una 80enne del paese lo stava superando. L’auto è la bici sono state sequestrate: all’apparenza non presentano evidenti segni di scontro.

Subito dopo l’incidente la buca è stata rattoppata proprio dai tecnici di Anas intervenuti immediatamente sul posto. Alcuni residenti della zona sostengono che la fenditura si fosse formata da alcuni giorni, mentre il sindaco Stefano Motta riferisce di non averla notata prima. “Prima di domenica mattina la buca non era ancora tanto estesa”, spiega Milena Pizzagalli, agente della Polizia locale di Calco, che ha assistito in diretta all’incidente ed è stata la prima ad allertare i soccorritori e provare ad assistere Davide fino all’arrivo dei sanitari di Areu. Nei giorni precedenti si era tuttavia già attivata per segnalare la sconnessione e sollecitare che venisse riparata.

Forse la pioggia battente e persistente caduta anche poche ore prima della sciagura, ha allargato ulteriormente una buca già presente e forse già coperta. Davide è la sesta vittima dell’asfalto in provincia di Lecco nei primi cinque mesi del 2023. Prima di lui sono morti l’87enne Carlo Fumagalli falciato sulla Sp 54 a Cernusco Lombardone l’8 gennaio; il giorno seguente la nonna di 73 anni Carla Viganò di Casatenovo travolta da un camionista per salvare il nipotino; l’osteopata di 56 anni di Missaglia di Daniela Rodriguez che si è autoinvestita il 20 febbraio; il motociclista di 64 anni Francesco Panighi sulla Sp 72 a Varenna il 19 marzo; il dirigente delle giovanili dell’Inter Alessandro Dallatorre morto a 26 anni in un tunnel della nuova Lecco – Ballabio sabato notte di tre settimane fa; infine la vigilia di Pasqua il 17enne Francesco Galli di Osnago.