Alessandro Dallatorre, dirigente dell’Inter morto in galleria. “Addio Ale, ragazzo esemplare”

Il 26enne di Sesto morto in un frontale sulla nuova Lecco-Ballabio. Dopo il diploma a Sesto la scalata al calcio giovanile, fino alla promozione nel club nerazzurro

Alessandro Dellatorre morto nell'incidente in galleria

Alessandro Dellatorre morto nell'incidente in galleria

Sesto San Giovanni – Alessandro Dallatorre amava il calcio. Era la sua vita. Che fosse allenare o stare sugli spalti a tifare o guardare in tv una partita. Aveva iniziato nei club locali, tra la Brianza e l’hinterland di Milano, poi il grande salto nell’Inter.

"La sua fama lo precedeva. Di nome lo conoscevamo tutti, era molto apprezzato e siamo rimasti tutti sconvolti", si ripeteva ieri in via Boccaccio, dove la società Sesto 2012 da anni ha una collaborazione con l’Inter.

Un incidente stradale, nella notte tra venerdì e sabato, è costato la vita ad Alessandro, 26 anni, originario di Segrate ma residente a Sesto. Si è schiantato frontalmente con un’altra auto in una galleria della nuova Lecco–Ballabio: una 24enne valsassinese, che stava rientrando a casa, se l’è cavata con trauma toracico, lui probabilmente è morto sul colpo.

Il pallone

Un nome noto nell’ambiente del calcio e soprattutto del settore giovanile, dalla panchina delle juniores regionali del Cinisello fino a diventare dirigente accompagnatore neroazzurro, nonostante fosse tifoso del Milan.

In mezzo tante esperienze: per due anni aveva fatto il direttore sportivo alla Pro Lissone, aveva allenato le giovanili delle Aquile della Brianza Taccona a Monza, della Lombardina e dei pulcini partecipanti a un Inter Summer Camp. Fino ad arrivare ad allenare la scuola calcio dell’Inter, che ieri ha sospeso le attività della preagonistica e domani scenderà col lutto al braccio nelle gare dell’under 16 e 17.

Gli studi

Diploma all’Erasmo Da Rotterdam di Sesto in Scienze umane e poi la laurea in Studi Internazionali, alla facoltà di Scienze politiche della Cattolica. Almeno una volta all’anno volava in Inghilterra per perfezionare la lingua tra college, vacanze studio e anche lavoro. Per sette mesi era stato agente immobiliare per il gruppo Puntocasa Network, a Lissone.

Lo schianto fatale a Dallatorre  Il lavoro, l’Inter, i sogni spezzati  "Addio Ale, ragazzo esemplare"
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La passione, però, è sempre stata lo sport: oltre al calcio, amava tennis e sci, nel pallone era tifoso anche dell’Athletic Bilbao. In lutto il “suo“ mondo sportivo: messaggi di cordoglio sono arrivati da Mauro Spoldi, coordinatore Figc Lombardia, e dall’associazione degli allenatori della Lombardia. "Continua a guidare i tuoi ragazzi dal cielo", scrive l’amico Alessandro Crivelli, che con lui ha condiviso l’impegno al centro Schiaffino e alla Pro Lissone. "L’ho appreso dai giornali, non ci posso ancora credere. Non è giusto morire così", commentano i collaboratori al centro sportivo Giacinto Facchetti. La polizia stradale dovrà ricostruire la dinamica dell’incidente e accertare le responsabilità, ascoltando la 24enne rimasta ferita che, dopo lo schianto, è ancora in stato di choc.

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