Lupi e orsi. E poi cinghiali e volpi. Per non parlare dei pesci siluro. In un momento storico segnato – giustamente – da grande preoccupazione per le sorti dell'ambiente, fra riscaldamento globale e urbanizzazione eccessiva, la natura reclama il suo spazio. E lo fa, naturalmente (pardon...), senza badare troppo agli esseri umani. I quali, per altro, nell’ultimo secolo e mezzo hanno preventivamente e ampiamento ricambiato il favore. Non vergogniamoci, quindi, di provare un filo di paura delle manifestazioni selvatiche del regno animale nei nostri confronti. La paura, del resto, è anche segno di rispetto. Quello che dovremmo sempre avere per la natura che ci circonda.
Editoriale e CommentoSelvaggi per natura