Record e problemi di una piccola 5th Avenue

Corso Buenos Aires deve fare i conti con decine di vetrine chiuse e la morsa del traffico

È lunga più di un chilometro e mezzo, si calcola che per tutta la sua estensione ci siano oltre 350 punti vendita ed è stabilmente nella top ten delle maggiori strade commerciali del mondo, per importanza e fatturato generato dalle sue attività, assieme alla Quinta Strada di New York e alla londinese Oxford Street. Corso Buenos Aires, assieme ai suoi record, deve però convivere con delle spine nel fianco di non poco conto. Decine di serrande abbassate, soprattutto nella sua parte finale fra Lima e Loreto, lavori che sembrano non finire mai (dalla realizzazione della pista ciclabile prima; alle aiuole adesso) e un traffico caotico e spesso assordante. Il piano di riqualificazione di piazzale Loreto di cui si parla da anni ancora non è partito. E così i due estremi del corso, Loreto e Porta Venezia, sono alla fine poco più che incroci a uso e consumo di un flusso continuo a tutte le ore di auto e moto. Si potrebbe prendere in considerazione la sua chiusura al traffico almeno nei fine settimana, com’è già stato fatto (in forma permanente) in via Dante o in corso Vittorio Emanuele. Almeno nei mesi estivi o dello shopping natalizio. In attesa di vedere piazzale Loreto diventare quell’agorà verde finalmente restituita ai pedoni che il progetto Loc – quando decollerà – già prevede.