ROBERTA RAMPINI
Cultura e Spettacoli

Un Rondinella fa autunno. E il cinema va a lavorare

Al via la 21esima edizione del Labour Film Festival a Sesto San Giovanni. Dai rider alle cucine, dai prof all’infermiera. Con una masterclass di Nichetti. .

Serra Yilmaz e Angela Finocchiaro in “Amiche mai“ di Maurizio Nichetti

Serra Yilmaz e Angela Finocchiaro in “Amiche mai“ di Maurizio Nichetti

Trentuno pellicole tra cortometraggi, documentari e fiction, uno spettacolo teatrale e le serate con i registi. Lunedì 1° settembre si alza il sipario sulla 21esima edizione del Labour Film Festival di Sesto San Giovanni, la rassegna dedicata all’incontro tra cinema e lavoro promossa da Cisl e Acli Lombardia con il cinema Rondinella. Il primo nato in Italia e uno dei più importanti nel panorama europeo, Labour apre la stagione delle rassegne e dei festival della storica “casa del cinema“ sestese. Il cartellone ha come filo conduttore l’indagine sulle molteplici relazioni tra l’uomo e il mondo del lavoro: lo sfruttamento dei giovani rider migranti in “La storia di Souleymane“ di Boris Lojkine, il magmatico universo della cucina e della ristorazione di “Aragoste a Manhattan“ di Alonso Ruizpalacios, vocazione e difficoltà del mestiere in “Guida pratica per insegnanti“ di Thomas Lilti, il complicato ruolo dell’agente carcerario in “Sons“ di Gustav Moller e infine la dedizione incrollabile di un’infermiera che lavora in un ospedale sotto organico in “L’ultimo turno“ di Petra Volpe.

Il festival che si concluderà il 9 ottobre propone anche le serate dei "mestieri del cinema". Primo appuntamento lunedì 8 settembre, con Maurizio Nichetti, autore del suo ultimo film “Amiche mai“ e di una masterclass sulla sua luminosa e innovativa carriera di regista e attore. Lunedì 22 settembre l’incontro con i registi Silvia Luzi e Luca Bellino, autori di “Luce“ e “Dell’arte della guerra“. Si continua giovedì 18 settembre con Davide De Michelis, Alessandro Rocca e Vito Fiorino, autori e interprete del documentario “A Nord di Lampedusa“ sul drammaticamente celebre naufragio dell’ottobre del 2013.

E ancora uno sguardo rivolto al passato con il racconto animato da Costantino Corbari e Massimo Romagnoli della storia del BZ 308, un quadrimotore tutto italiano costruito subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, vanto degli operai della Breda aeronautica di Sesto San Giovanni. Infine lo spettacolo teatrale “E li chiamano ragazzi speciali“, di e con Giambattista Anastasio e Alessandro Smorlesi, sul rapporto tra disabilità, diritti negati e lavoro. Come di consueto chiuderà la rassegna il Labour Short Award, la serata dedicata ai corti con il premio del pubblico e il premio della giuria composta dai giovani studenti del RondiZ Club. Programma completo, aggiornamenti e schede di tutte le pellicole presentate sono disponibili su www.cinemarondinella.it