BARBARA CALDEROLA
Cultura e Spettacoli

Longless Film Festival . Dieci anni di impegno

A Vimercate la kermesse che valorizza registi e videomaker under 35. Al galà le opere che hanno raccontato temi d’attualità in modo originale.

Gli ospiti della cooperativa sociale Aeris sul palco. del Must, a Vimercate

Gli ospiti della cooperativa sociale Aeris sul palco. del Must, a Vimercate

Longless Film Festival compie 10 anni, edizione amarcord per celebrare il traguardo della kermesse che valorizza registi e videomaker under 35. A organizzare, la cooperativa sociale Aeris, palco 2025 il Must, a Vimercate. Niente concorso per quest’anno, ma una carrellata sulle opere che negli anni hanno raccontato temi d’attualità in modo originale.

Il gala della settima arte è andato in scena al Museo del territorio "cornice ideale per questo viaggio senza tempo", spiega la coop. A ogni proiezione è seguito un approfondimento con esperti in dialogo con il pubblico per offrire chiavi di lettura e spunti per capire meglio il significato e l’impatto delle storie raccontate. "Un’edizione che guarda al passato per interrogare il futuro, non abbiamo premiato un vincitore, ma abbiamo dato valore al confronto, alla riflessione condivisa e alla forza delle vicende raccontate", ancora la cooperativa.

Per l’handicap il compito è stato portato a termine da “Time Clock Machine“, il film nato all’interno di un laboratorio creativo della coop “Il Castello“ di Trezzo. I protagonisti hanno potuto esplorare liberamente il proprio immaginario, trasformando desideri, memorie e pensieri in un canovaccio sospeso tra ironia ed emozione. Stessa intensità per “Casa Perego“, firmato dal collettivo Eppure Soffia, che si sofferma, invece, sulla quotidianità del disabile.

Mentre, “Due volte“ e “Bertie mi ha scritto una poesia“ hanno spinto il pubblico a discutere di identità, mascolinità imposta, fragilità delle aspettative e del percorso solitario di una ragazza di 15 anni che dopo il primo rapporto va alla ricerca da sola della pillola del giorno dopo.

Infine, l’impegno ambientalista, affidato alle immagini di “Quandary“, il cortometraggio del regista turco Sefa Akbulut che pone con forza il dilemma: cosa siamo disposti a sacrificare per il progresso? Un tema declinato sull’attualità con un dibattito su Pedemontana. Sul palco due volti storici dell’impegno a difesa del suolo: Giorgio Garofalo, consigliere comunale e provinciale di Seveso Futura, e Alberto Colombo, attivista di Impulsi-Meda.