
Myung-Whun Chung durante la tournée in Asia con la Filarmonica nel 2008 (Foto Silvia Lelli)
Dal 17 al 28 settembre, dopo 17 anni, la Filarmonica della Scala torna in Asia per una tournée guidata da Myung-Whun Chung, direttore emerito della Filarmonica e direttore musicale designato del Teatro alla Scala dal 2027. Otto concerti tra Corea del Sud e Giappone: in programma la Sinfonia n° 6 Patetica di Cajkovskij e l’ouverture da “La forza del destino“ di Verdi. Nikolaj Luganskij in Corea e Mao Fujita in Giappone sono interpreti del Concerto n° 2 in do minore di Rachmaninov.
"È per me motivo di gioia personale e artistica tornare a dirigere la Filarmonica a Milano e in una tournée così significativa - racconta Chung - È una delle compagini sinfoniche più straordinarie al mondo: unisce l’eleganza della tradizione italiana con una sensibilità musicale capace di parlare a tutti. Si avverte la profondità culturale e umana di un’eredità unica, che si rinnova a ogni concerto. L’ho sempre detto, fin dai primi concerti mi sono sentito capito e accolto. Tornare in Asia insieme a questi musicisti significa riallacciare un dialogo. So quanto il pubblico coreano e giapponese attenda questo momento: la loro attenzione, il rispetto e l’amore per la musica sono per me fonte di orgoglio".
La tournée prende il via dalla Corea del Sud con il primo concerto a Seoul (17 settembre) e prosegue verso Busan (18 settembre), la cui sala da concerto è stata inaugurata di recente proprio da Chung che ne è direttore artistico. Atteso dal pubblico è il ritorno in Giappone con il primo appuntamento a Sapporo (20 settembre), cui seguono i concerti alla Suntory Hall di Tokyo (22 e 24 settembre), alla Mirai Hall di Yokohama (23 settembre), allo Aichi Art Theater di Nagoya (26 settembre) e l’ultimo a Osaka (27 settembre), città gemellata con Milano che ospita l’Expo 2025. Maurizio Beretta, Presidente della Filarmonica conclude: "Con questa tournée la Filarmonica rinnova il suo ruolo di ambasciatrice della cultura italiana nel mondo".