Exister, la ’summa‘ degli esperimenti. Coffetti: il (mio) meglio della danza

Il settembre della danza a Milano è frizzantissimo: dopo OnDance di Roberto Bolle all’Arco della Pace, ecco partire tante iniziative:...

Enrico Coffetti, anima di Cro.Me, cronaca e memoria dello spettacolo

Enrico Coffetti, anima di Cro.Me, cronaca e memoria dello spettacolo

Il settembre della danza a Milano è frizzantissimo: dopo OnDance di Roberto Bolle all’Arco della Pace, ecco partire tante iniziative: alla Fabbrica del Vapore, in una nuova collocazione, l’attività di AiEP, animata da Ariella Vidach e Claudio Prati riprende con vigore il 12 a partire dai giovanissimi; dal 16 riparte il Festival Exister di DanceHaus +, a cura di Annamaria Onetti, “donna di cinema”; per la serie Milano è viva ferve ogni genere di invasione performativa; dal 19 al 28 le Alleanze dei Corpi, a cura di Maria Paola Zedda, si delinea tra il Parco Trotter e ancora la Fabbrica del Vapore; dal 27 Milano Dancing City, ad opera di ArteMente, farà danzare la città. Futuro, innovazione, partecipazione sono l’humus di questo incipit d’autunno bruciante, dove la danza e le tecnologie di oggi e di domani si incrociano sul territorio sempre reattivo di Milano. A Exister il 18 e 19, nello Spazio Tertulliano, Enrico Coffetti, già performer alla Scala, ora anima di Cro.Me, cronaca e memoria dello spettacolo, che agisce con il contributo del Comune per PRO/D/ES, propone una selezione di materiali che raccontano la storia di tante sperimentazioni, ricerche, vittorie, in un intreccio di progetti.

Quali novità porta questo settembre affollato di inviti a conoscere e condividere tutte le danze, dal vivo, su schermo, in VR? "Si raccolgono i frutti di una sfida pionieristica partita tanti anni fa, nel 1994, con la rassegna Danza & Video all’Arengario; fu una scommessa e un successo; oggi il digitale, l’ibrido, l’immersivo, hanno cambiato la percezione del corpo in movimento; la danza live e quella riprodotta o fruita con nuovi mezzi convivono in ogni festival armonicamente; Cro.Me, che ha il sostegno del Ministero della Cultura, si prepara a rendere accessibile il suo enorme archivio, con tanti fondi pregiati, anche online".

Cosa si vedrà adesso in queste serate “A tutto schermo!”? "Una selezione dal contest ‘La danza in 1 minuto’, proposta da COORPI; i video scelti da ZEd Festival e da Ldium/beyond one minute, i vincitori del premio VIDA/Hangarfest, associato al nuovo cinema di Pesaro. Il contesto internazionale e i diversi formati fanno la ricchezza nella differenza".

COORPI opera da Torino; nascerà un ponte con Milano, come è accaduto per il festival musicale MITo? Cosa accade nel territorio milanese? "Certo la tecnodanza non ha confini; ogni festival sul territorio ha un suo profilo; con la Dance Card, regionale, si è creata la sinergia tra le varie programmazioni; intanto durante “A tutto schermo!” la compagnia milanese Lost Movement farà delle incursioni urbane; Ariella Vidach sta puntando sulle nuove leve e da Milano porta nel mondo la sua ‘Coppelia’ in motion capture, mentre prepara una ‘Turandot’, giocata sull’enigma, sulla fascinazione dell’Oriente".

Progetti speciali in vista, dopo questo Danza&Video XR? "Un pacchetto di proiezioni festose per Sant’Ambrogio, tra classico e contemporaneo, pescando cigni e schiaccianoci dal nostro patrimonio a tutto campo". Elisa Guzzo Vaccarino